CHIECO: “UN ONORE AVER OSPITATO DIONISIO SIMONE”
“È stato un piacere e un onore ospitare a Ruvo di Puglia nel Giorno del Ricordo Dionisio Simone, esule giuliano, nato a Pola nel 1940 e che nel ’47 lasciò la sua terra in occasione dell’esodo istriano per arrivare in Puglia e stabilirsi a Bari, dove vive ancora oggi”, scrive il sindaco Pasquale Chieco.
La sua testimonianza ha davvero coinvolto tutti i presenti, a cominciare dai giovani studenti della scuola Cotugno Carducci Giovanni XXIII, che a questa giornata e al Viaggio nella memoria degli esuli del confine orientale hanno dedicato un approfondimento che stasera hanno esposto a noi tutti.
“Ringrazio – prosegue il sindaco – l’Assessora alla Cultura Monica Filograno, la Dirigente Scolastica Rachele De Palma e le docenti Francesca Sorino e Marianna Minafra per la cura e l’intelligenza con cui hanno preparato questo incontro. Le foibe e l’esodo istriano rappresentano due tra le pagine più buie della storia europea. Un orrore indicibile. E ricordare i soprusi e i crimini commessi in precedenza dai fascisti nei confronti della popolazione slava non può certo rappresentare un pretesto per diminuire la gravità dei crimini commessi dall’esercito popolare iugoslavo di Tito, ne’ lenisce lo sdegno per le uccisioni e le deportazioni della popolazione italiana”.
“Ai testimoni, ahimè sempre di meno, l’onere di raccontare. Agli storici il compito di studiare e interpretare il passato.
A noi che invece abbiamo l’avventura di vivere il presente tocca però il dovere di non dimenticare quello che è stato affinché non si ripeta. Nel giorno del ricordo ricordiamoci di quale barbarie sia l’invasione di un paese vicino, del dolore di tutti i profughi: di quelli di ieri, come di quelli di oggi, della bellezza delle differenze, della straordinaria ricchezza che rappresenta la convivenza tra diversi. Nel giorno del ricordo ricordiamoci delle sofferenze che porta la guerra, ricordiamoci di ripudiare la violenza, ricordiamoci di impegnarci sempre, anche nei momenti più difficili, per costruire la pace, per mantenerla, per consegnarla alle generazioni future”, conclude il sindaco.