Palazzo Avitaja

CHIECO: “RIFIUTI RADIOATTIVI: DIRE NO AD UNA SOLA VOCE”

“Ci sono tanti buoni motivi per cui un deposito di rifiuti radioattivi in area murgiana sarebbe una pessima idea. Potremmo parlare di come noi consideriamo, non da oggi, il territorio la nostra prima ricchezza, la natura e il turismo le basi per uno sviluppo duraturo e sostenibile, le nostre produzioni tipiche parte della nostra identità e della nostra cultura, ma c’è di più”, scrive il primo cittadino Pasquale Chieco.
“Il nostro convinto no – spiega il primo cittadino – all’ipotesi di un Deposito nazionale di scorie nei siti pugliesi e lucani si basa anche su solide ragioni tecniche, geomorfologiche e scientifiche. Alla #SOGIN, la Società pubblica responsabile della dismissione degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi, risponderemo con un dossier dettagliato, curato da tecnici altamente competenti, con dati e indicatori comprovati, ma soprattutto (questo è il patto che abbiamo stretto) non ci muoveremo in ordine sparso, ma risponderemo insieme”.
“Per dare maggior forza alle nostre ragioni parleremo con un’unica voce: Regioni Puglia e Basilicata, Altamura e Gravina (le due città maggiormente coinvolte), ma anche tutti i Comuni e comunità interessati, enti pubblici e privati, categorie, associazioni, gruppi di cittadini. Una voce unica, comune e per questo autorevole”, si legge nel post su Facebook.
“Questi appena trascorsi – racconta Chieco – sono stati giorni intensi di relazioni, di contatti e di confronto, la macchina si è messa in moto: sabato, con il consigliere delegato alle Politiche ambientali Antonio Mazzone, abbiamo partecipato a una prima videoconferenza organizzata dal Presidente del Parco Nazionale Alta Murgia Francesco Tarantini, che ha dato avvio al percorso comune che porterà all’elaborazione delle osservazioni. Sarà un lavoro accurato realizzato con il contributo di tutti e in sinergia con le Regioni pugliese e lucana. Noi faremo la nostra parte”.
“Abbiamo proposto che il documento delle osservazioni venga portato nei Consigli Comunali delle città che fanno parte del Parco e che le assemblee ne discutano e si esprimano a riguardo. Vi terremo informati”, conclude il sindaco.

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