CHIECO PROCLAMATO SINDACO: “A LAVORO, SIAMO PRONTI”
Sullo sfondo dell’ex tribunale di Ruvo di Puglia, attualmente sede degli uffici comunali, nella serata di martedì 26 ottobre si è tenuta la proclamazione del rieletto sindaco Pasquale Chieco.
La vittoria al ballottaggio dello scorso 17 e 18 ottobre ha reso possibile, al primo cittadino, di indossare per la seconda volta la fascia tricolore. Eppure l’emozione non si è fatta mancare: “Credevo di essere abituato” dice Chieco dinanzi ai cittadini radunati.
Le parole del primo cittadino
“La seconda volta è diverso. La prima è stata un’esperienza che sapevo complessa ma mai avevo pensato di affrontare la sfida del secolo – dice Chieco, riferendosi alla pandemia – La prima volta abbiamo iniziato con gradualità ma con grande determinazione con una squadra straordinaria“. Nomina, per tanto, gli assessori che gli sono stati affianco nella precedente amministrazione: Rocco Marone per il risanamento di bilancio, Nicola Giordano peri i progressi del piano urbanistico, Monica Filograno per la cultura, lo sport e le politiche giovanili, definite da Chieco come “uno dei grandi motori di innovazione”. E poi Monica Montarli, “straordinaria interprete del welfare” e, ancora, l’impegno di Luciana di Bisceglie e Francesco Stolfa. “Una squadra con alte professionalità – riferisce il primo cittadino – che ha messo il sapere a disposizione della città”.
Uno sguardo indietro, quello di Chieco, non solo verso i passati 5 anni ma anche verso le ultime settimane che lo hanno visto rieleggere alla carica di sindaco. “Mi emoziono e mi inorgoglisco – dice – perché rappresentare la città con onore e dignità mi dà tanto orgoglio. Un impegno serio, competente al servizio della città che i cittadini hanno premiato“. Poi il futuro: “Se fossimo stati in un periodo storico normale ora avremmo vissuto di rendita con quello che abbiamo accomunato negli anni trascorsi, invece ci aspettano 5 anni straordinari, gli stessi che ci proietteranno nei prossimi 20“.
Cita i progetti in atto e in cantiere nell’ambito dei fondi del PNRR e conclude: “Non mi sento solo ma parte di un gruppo che mi ha spinto a questa soluzione positiva, che è ansioso di caricarsi di responsabilità per la città, con lo spirito fatto di voglia di impegnarsi, di sognare. Sognare è anche bello. Coltivare sogni è un modo per segnare i progetti. A lavoro, siamo pronti“.