Chieco e la coalizione “delle differenze amiche”: elogi da Schittulli, Marchetti e Gentile

Pubblico comizio di coalizione per il candidato sindaco Pasquale Chieco ispirato a un francescanesimo combattivo. Sembra un ossimoro quello che definisce l’incontro del Prof. e i rappresentanti della sua coalizione, svoltosi il 31 maggio 2016 in Piazza Dante, ma ho assistito a un crescendo di toni elogiativi del programma di Chieco, che mette la Natura al primo posto nell’agenda degli impegni amministrativi, culminato, poi,  nel  grido di guerra dello stesso candidato, che ha concluso il comizio, incitante a votarlo “perentoriamente” per il bene della città, il 5 giugno 2016, in modo tale che già dal 6 giugno lui sia operativo con la sua squadra per rendere Ruvo di Puglia una città migliore.

D’altronde questa era la sera della verità, la sera in cui persone perbene, come ha sottolineato Francesco Schittulli dell’omonimo movimento politico, si schierano dalla parte di chi è un esempio di integrità, competenza e cultura, senza agire sotto l’egida di bandiere. Cultura , dote riconosciuta al Prof, anche da Laura Marchetti, antropologa e docente di Didattica delle Culture nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, la quale ha evidenziato l’ironia dello stesso candidato nei confronti del potere, dal quale egli non è intimidito dal momento che non cederà ad alcun ricatto.

Chieco è visionario, nel senso che Italo Calvino dava a  questo termine quando parlava di una città invisibile migliore di quella reale.  La visione che Chieco ha di Ruvo di Puglia è quella di una città a misura di bambino, una città che sia parte integrante della Natura, gravemente offesa dall’uomo e che ha bisogno di essere curata con politiche ambientali efficaci. La Natura, infatti, è il “Primo Bene” del Comune perché solo rispettandola ogni settore della vita dei cittadini migliorerà, dalla salute all’economia. Quindi il programma di Chieco è ispirato profondamente all’amore che San Francesco nutriva per il Creato, espressione di Dio. E, prosegue Marchetti, molto apprezzabile la valorizzazione del centro storico, il cuore della città, che racchiude la vita dei cittadini. Un popolo muore se abita in insediamenti rettilinei, dove manca  un centro di aggregazione ed è per questo che bisogna puntare molto sulla rinascita di una parte importante della seconda natura di Ruvo di Puglia, una natura fatta di paesaggi, monumenti che si modella sulla prima. D’altronde si rispetterebbe il dettato dell’art. 9 della Costituzione italiana.

Ma ecco Elena Gentile, europarlamentare PD, che fa il panegirico di Pasquale Chieco, o Ninni, perché lei lo conosce da tempo; ha lavorato con lui  in Regione e quindi tutti devono sapere che ha contribuito a rendere la Puglia una regione modello dove la sostenibilità è innovazione e inclusione. La sua è innovazione 4.0 al servizio dell’economia, delle imprese, degli artigiani che non saranno mai lasciati soli e questo ha molta importanza se si pensa che è stato sbloccato il Corridoio Baltico, grazie ai parlamentari italiani a Bruxelles, che consentirà il rafforzamento delle infrastrutture nell’area a sud di Ravenna. Con Chieco, poi, il PIL sarà in armonia con il benessere.

Concetto ripreso in conclusione dal candidato sindaco , il quale ha garantito che, una volta seduto sul primo scanno di Palazzo Avitaja, non cederà a compromessi e, grazie al suo programma, garantirà un organizzazione più snella e più efficiente degli apparati amministrativi, che  non sarà più dominata dalla lentezza burocratica

Una competenza che lui ha acquisito tramite gli studi “matti e disperati” e di cui nessuno lo farà vergognare, tuona Chieco che accusa molti suoi competitor di esagerare l’entità dei debiti del Comune per una manciata di voti in più. “Ma se il Comune è in dissesto, chi ve lo fa fare di candidarvi come sindaco?”

 Lui, invece,  dimostrerà con la sua squadra composta da Movimento Politico Schittulli, PD, Sinistra Ruvese e Ruvo Futura, di essere un uomo del “fare” e non solo del “sapere”.

“Votatemi! Nessuno vi guarderà nella cabina elettorale!” conclude Chieco in modo vibrato.