Che successo per l’oratorio Anspi Santa Maria Assunta della Cattedrale di Ruvo: il racconto
“Luce e Vita Estate” propone i racconti dell’attività oratoriale svoltasi in diocesi. Questa settimana è la volta dell’oratorio della Cattedrale, raccontato da Cinzia Berardi.
Il 1° luglio l’oratorio Anspi Santa Maria Assunta della Concattedrale di Ruvo, a dispetto delle tante difficoltà che si prospettavano, ha aperto i suoi cancelli a bambini, adolescenti e giovani desiderosi di vivere con noi l’avventura estiva del grest. Dopo un anno in dad o in did, l’emergenza educativa ci ha spinti a ricercare e valorizzare in modo particolare i ragazzi dai 14 anni in su in qualità di animatori, affiancati da adulti o animatori più esperti, nel rigoroso rispetto dei protocolli anti-covid e delle normative vigenti.
Il risultato? I bambini sono accorsi, in tanti … e anche adolescenti e giovani che hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta educativa.
Il nostro oratorio ha visto accorrere circa 140 bambini e una sessantina di animatori, di cui 25 tra adulti e giovani maggiorenni e il resto di età compresa tra i 14 e i 17 anni che si sono distribuiti fra i laboratori di Art Attack, Traforo, Cartapesta, Ballo, Basket, Pattinaggio, Calcio e Musica d’insieme, oltre agli addetti alla segreteria e ai servizi. L’esperienza è stata faticosa ma bellissima e la sua buona riuscita la si può leggere nelle parole di una delle animatrici più giovani e alla prima esperienza, Elisapia De Santis.
“L’oratorio: chi non ci è mai andato da bambino?
Il chiacchiericcio continuo nelle orecchie, i sorrisi stampati sui volti e l’immancabile momento di preghiera comune sono impossibili da dimenticare.
Dietro ad un caldo mese estivo dedicato ai bambini, tuttavia, si cela un’instancabile forza di volontà ed un duro lavoro. Quest’ultimo aiuta ad unire adulti e ragazzi, più esperti o alle prime armi che siano.
Proprio quest’anno, tra le tante restrizioni imposte dalla pandemia, ho preso un’ottima decisione, scegliendo la strada della novità.
La mia avventura è cominciata uno dei primi giorni di giugno, quando, mentre il sole preannunciava l’arrivo di imminenti temperature più calde, la mia catechista mi ha proposto di “passare dall’altro lato del muro”.
Da ingenua bambina che giocava, sarei potuta diventare animatrice, un vero e proprio punto di riferimento per i più piccoli. Eccitata, ho accettato subito e ben presto ho preso parte agli incontri di formazione.
L’esperienza del 2021 si sarebbe basata sui sogni, un tema a me decisamente caro.
Il nostro punto di partenza è stato un film: GGG (Grande Gigante Gentile).
Apparentemente infantile, questo lungometraggio ha insegnato a tutti molte cose e trattato valori fondamentali: l’inclusione, la cooperazione, la speranza, la nobiltà d’animo, la scoperta dell’importanza dell’altro, l’abbattimento dei pregiudizi e la possibilità concreta che i sogni possano avverarsi se ci impegniamo e ci crediamo davvero.
Dopo un cammino che ci ha portati a comprendere appieno le responsabilità che l’assunzione del ruolo di animatore comporta e la fragilità di chi ci viene affidato, l’oratorio ha finalmente aperto il suo cancello verde.
Ovviamente, prima del grande inizio, ci siamo affidati al Sacro Cuore di Gesù, partecipando ad una messa tutti insieme. L’emozione era nell’aria, così tanta da poter essere raccolta in una scatola.
E così, tra i balli dell’accoglienza, la preghiera giornaliera, lo svolgimento delle varie attività ed i momenti trascorsi ridendo e dialogando con i bambini, il mese di luglio è letteralmente volato, scivolato dalle nostre mani come granelli di sabbia.
Durante questa mia prima esperienza ho imparato tanto.
Ho conosciuto persone meravigliose che mi hanno fatta sentire totalmente a mio agio.
Inoltre, ho riscoperto quanto il sorriso di un bambino possa essere puro e scaldarti il cuore.
Nella mia attività, ovvero pattinaggio, noi animatrici eravamo tutte ragazze; perciò, organizzarci non è stato del tutto semplice. Nonostante tutte le difficoltà di ogni genere, siamo riuscite a presentare tre coreografie sui pattini, di cui una eseguita da alcune di noi e le restanti due dalle bambine. Le canzoni che abbiamo scelto sono state “Let it go” di Frozen, “Unstoppable” di Sia e “La ragazza con il cuore di latta” di Irama.
Ricordo perfettamente il giorno del saggio: eravamo tutte emozionatissime.
Quello sarebbe stato il momento decisivo in cui le bambine avrebbero dimostrato ai loro genitori ciò che avevano imparato e quanto si fossero impegnate per raggiungere dei buoni risultati. Mentre erano in pista, le guardavo rifulgere, ammirata e con il cuore brulicante di gioia.
Ho deciso di vivere quest’esperienza per potermi responsabilizzare e fare nuove amicizie in un ambiente verace.
Al termine dell’oratorio posso dire di essere maturata e di aver ritrovato un’allegria che non mi caratterizzava più da tempo. Ho potuto sentirmi utile agli altri ed importante, dando una mano nel mio piccolo e soprattutto donando un frammento di me ad ogni bambino che ho avuto la fortuna di conoscere.
Non potevo desiderare di meglio da questa breve ma intensa avventura che custodirò per sempre nel mio cuore”.
Che dire? L’oratorio è una esperienza meravigliosa per tutti e con un grandissimo valore educativo.
Ringraziamo di cuore il Comune di Ruvo di Puglia e la DS del Secondo Circolo Didattico, la prof.ssa Gabriella Colaprice per aver permesso, anche quest’anno, di dare a bambini, adolescenti e giovani questa splendida opportunità.
Cinzia Berardi