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Centrodestra unito e sereno. Lorusso: “Daremo risposte ai ruvesi”

Il centrodestra è unito e lo ribadisce nel secondo comizio in piazza. La canzone di Lucio Dalla e Francesco De Gregori “Ma come fanno i marinai” a far da colonna sonora nella serata, in cui ha preso parte il centrodestra e il candidato sindaco Luciano Lorusso.

Temi, proposte, anche un pizzico di ironia per sottolineare un’unione consolidata all’interno di una coalizione pronta per la sfida elettorale. Un dibattito sulle promesse ritenute dagli esponenti di centrodestra mai mantenute dall’amministrazione Chieco: dalla cultura, alla sicurezza, passando per l’agricoltura, i lavori pubblici e l’urbanistica, il centro antico, il bilancio e i rifiuti.

Tutte le liste a sostegno di Lorusso hanno avuto modo di esporre il proprio pensiero, affiancati dai consiglieri comunali. Ognuno degli intervenuti ha affrontato una tematica differente.

I marinai sono quelli che promettono ma non riescono a mantenere le promesse“, ha affermato il candidato sindaco Luciano Lorusso in apertura di serata, senza risparmiare riferimenti a funamboli e luci natalizie.

CULTURA E WELFARE

Cultura e welfare i temi trattati da una incisiva e sempre qualificata Mariatiziana Rutigliani, consigliera comunale di Forza Italia, la quale ha dedicato un pensiero speciale all’amico Michele Pellicani “è con noi, sarebbe stato molto contento di vederci molto uniti“.

Poi ha aggiunto: “Non era scontato che fossimo tutti qui stasera. E’ molto bello poterci ritrovare con Luciano. In questi cinque anni siamo stati pungolo continuo dai banchi dell’opposizione.
In questo quinquennio abbiamo importato una cultura usa e getta tralasciando quelle che sono le nostre tradizioni. Si è data priorità a una cultura che nessuno di noi riconosce come tale e che andrebbe bene in aggiunta a quella che è la nostra storia che, invece, è stata boicottata. Nulla è stato salvaguardato. Nemmeno i vasi del Museo Jatta, trasferiti, si dice momentaneamente, altrove. Tutto ciò ha portato a un turismo inesistente”. 

Welfare e cultura vanno a braccetto: “Quando – ha ribadito Rutigliani – ci sono possibilità per tutti. Si fa cultura anche evitando che le nostre scuole siano fatiscenti con l’ordinaria manutenzione. I nostri corsi sono animati grazie ai giovani che credono in Ruvo e hanno deciso di rimanere qui. Non è di certo grazie all’attuale amministrazione. Non si è creato nulla di originale. Si sono organizzati eventi con cartelli che portano sempre il nome delle stesse associazioni”.

“La cultura – ha concluso – deve essere per tutti. Non si è fatta rete con tutti perché, fortunatamente, non tutti si sono piegati“.

AGRICOLTURA

A trattare il tema dell’agricoltura è stato Nicola Tedone, esponente del Direttivo “Lorusso Sindaco“, il quale ha elencato le problematiche di un settore molto spesso mai considerato.

Attualmente – ha sottolineato uno degli aderenti a Lorusso Sindaco – non c’è a supporto della cittadinanza un ufficio agricoltura che funzioni. E’ opportuno che l’amministrazione comunale inizi a coniugare sul serio agricoltura, cultura e marketing culturale per rendere ben visibile il prodotto ruveseDove eravamo rimasti? Al 2004, anno in cui si è fatta cadere l’amministrazione di centrodestra. Da allora nulla è cambiato.  Ora ci si impegna a essere fotografati per le nostre strade rurali, asfaltate senza alcuna logica e criterio, con i gilet arancioni e per la città”.

Tedone ha parlato con chiarezza e senza mezzi termini, trovando consensi tra il pubblico: “Non sono stati fatti – ha spiegato – tutti gli interventi per contrastare il batterio della Xylella e soprattutto i fondi stanziati non sono stati erogati a tutti. Non si può passeggiare per il nostro corso a causa dei mancati interventi che stanno distruggendo il nostro verde pubblico. Iniziamo un nuovo percorso partendo dal nostro territorio e dai nostri prodotti tipici che devono essere valorizzati“.

LAVORI PUBBLICI E URBANISTICA

Il tema dei lavori pubblici e dell’urbanistica è stato trattato da Orazio Saulle, consigliere comunale di Forza Italia, il quale si è soffermato sul tema del PUG e sui lavori che stanno interessando attualmente l’Estramurale Pertini.

Sul PUG – si è pronunziato il consigliere – si è dibattuto per molto, moltissimo tempo. Si è approvato un PUG che è stato completamente stravolto. Nel corso degli anni la nostra città si è sviluppata urbanisticamente in maniera ordinata e, invece, un’associazione chiedeva il ridimensionamento dell’espansione territoriale per limitare l’espansione di suolo. Se si vuole rispettare l’ambiente si può anche dare la possibilità di edificare a costo zero. C’è la possibilità di recuperare quello che solitamente va perso”. 

Poi è entrato nel merito: “Tema lavori pubblici: sul nostro estramurale ora si trovano una serie di lavori concretizzati in questi ultimi quattro mesi. Si è attribuita la colpa al lock-down. Ma non è così. L’unica cosa che non ha bloccato il lock-down sono stati i lavori pubblici che, invece, sarebbe stato meglio fare in quel periodo.  Abbiamo chiesto un consiglio comunale urgente sui lavori che interessano l’Estramurale Pertini. Ci sono tre lavori che combacino su un’unica struttura. E’ stato spostato il mercato settimanale per dei lavori che non si stanno facendo e trasferiti sul tratto che fiancheggia il Teatro Comunale, che aprirà sabato prossimo”.

Infine un pensiero per Palazzo Avitaja: “E’ ingabbiato da tre anni e non sappiamo che fine farà. Per questo abbiamo chiesto la richiesta di sopraluogo per il nostro Palazzo di Città e per la Pinacoteca Comunale, in cui i lavori sono cominciati tempo fa ma non sappiamo a che punto siano“.

SICUREZZA

Una Ruvo di Puglia più sicura: è quello che ha acclamato a gran voce Luca Ranieri, coordinatore cittadino Lega.

Ha spiegato il ruvese: “La Dia di Bari, nel primo semestre del 2020, ha redatto una relazione secondo cui a Ruvo di Puglia le attività illegali, collegate alla droga, alle estorsioni e al gioco d’azzardo, sono aumentate“.

Evidenziato anche il tema del distretto della Polizia Stradale che verrà chiuso e accorpato alla sezione di Andria e quello della Polizia Municipale, sprovvista per oltre sessanta giorni del ponte radio: “Su queste tematiche – ha dichiarato il coordinatore cittadino della Lega – l’amministrazione non è intervenuta prontamente. Una città più sicura è possibile. Per fare ciò, innanzi tutto, bisogna, aumentare l’illuminazione pubblica delle strade urbane ed extraurbane, creare una rete di sicurezza fra le varie forze dell’ordine locali su una piattaforma unica, instaurare una collaborazione tra servizi sociali e Asl e sensibilizzare i più giovani sul tema della sicurezza, partendo dalle scuole”. 

DECORO URBANO E SANB

Piero Paparella, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha sottolineato alcuni aspetti fondamentali sul decoro urbano e sulla Sanb.

Ha introdotto Paparella: “Per comprendere se un’amministrazione è stata all’altezza delle aspettative bisogna fare una verifica puntuale di quelle che sono state le promesse fatte e di quello che poi si è fatto. Per fare questo, la cosa più semplice, è prendere il programma elettorale e leggere. Ad oggi, nei vari seminari che si stanno susseguendo, non si è sentita una sola parola sul tema dei rifiuti e un motivo ci sarà. Nel programma elettorale di cinque anni fa si scriveva che si sarebbe data un’importanza notevole a questo tema con l’obiettivo della riduzione  della tassazione della Tari. Obiettivo che non è stato per nulla raggiunto. Quest’amministrazione ha avuto un piano finanziario per la raccolta dei rifiuti nel 2016 pari € 3.760.000. Ha chiuso il 2020 con un piano finanziario di € 4.248.000 con un + € 500.000 sul servizio di gestione dei rifiuti“.

Per rendere più chiaro e pratico il concetto, il consigliere comunale, ha mostrato due bollette Tari di un piccolo esercente ruvese da cui si evince che nel 2015 il costo della tassa sui rifiuti era di € 1099,00, nel 2020 invece è aumentato a € 1743,00:  L’aumento della tari – ha aggiunto – è stato accostato dal famigerato aumento del pagamento subito per lo smaltimento della frazione umida. Fino al 2019, il Comune di Ruvo di Puglia, conferiva l’umido alla Tersan di Modugno. Nel settembre 2019 la Regione Puglia, però, ci ha imposto di conferire i rifiuti presso la società Ecodaunia di Cerignola. All’epoca, il sindaco e altri dell’attuale maggioranza ci avevano garantito che la tariffa sarebbe stata recuperata dai contributi che la Regione doveva riconoscere ai Comuni che, di volta in volta, avevano supportato questi maggiori costi“.

Due i contributi pervenuti dalla Regione Puglia: quello del 31 ottobre 2019 di €1194,00 e quello del 21 luglio 2021 di quasi € 78.000 e ha aggiunto: “Quest’ultimo contributo è stato girato dalla Regione Puglia per il tramite dell’eco tassa, istituita dalla stessa per migliorare le infrastrutture. A Ruvo di Puglia, invece, è stata rigirata per ricoprire delle somme legate al tema dei rifiuti e in uno dei rendiconti di bilancio, si è pensato, sbagliando, di prendere quasi € 90.000 dagli oneri di urbanizzazione“.

Altro tema evidenziato da Piero Paparella è stato quello dell’assenza di contratto, prima con l’Asipu e poi con la Sanb, nonostante si tratti del servizio più costoso per la nostra città. Focus anche sull’Isola Ecologica, sita in via Guido Rossi, che secondo l’esponete locale di Fratelli d’Italia, versa in una condizione di degrado assoluto: “Ci è stato detto – ha concluso – che facciamo della polemica spicciola e che siamo zavorra. Non ci importa, noi continuiamo nel nostro lavoro di controllo e proposta“.

BILANCIO

Ad approfondire l’argomento del bilancio è stato il consigliere comunale di Forza Italia, Antonello Paparella, il quale si è detto contento dell’attuale centrodestra che, dopo sedici anni, è unitario, unico, compatto e coeso.

Qualche settimana fa – ha commentato – c’è stato nella Piazza limitrofa, della fatidica fontana che non funziona, un dibattito in cui il sindaco, il presidente della commissione urbanistica e l’assessore hanno dichiarato di aver risanato il bilancio. Per risanare il bilancio è necessario che questo sia passivo, ma così non è stato. Il Comune di Ruvo di Puglia, nel 2015, con l’amministrazione Ottombrini, si è trovato a gestire una nuova contabilizzazione dei crediti per cui si è avuto un disavanzo contabile tecnico € 5.100.00,00 nel 2015 e quindi 2016, anno di insediamento di questa amministrazione. E’ seguita una norma che ha dato la possibilità di spalmare questa somma in trent’anni. Quei crediti, quindi, si sono di nuovo materializzati in quelli che erano i valori scritti“.

A detta del consigliere di opposizione, l’amministrazione Chieco, in questi cinque anni ha ottenuto € 4.000.000,00 di finanziamento da parte dello Stato e € 2.300.000,00 come fondi covid: “Il bilancio – ha aggiunto – è stato gestito in maniera ordinaria e chiunque lo avrebbe saputo gestire in questo modo con le entrate che si sono verificate. In questi anni tantissime sono state le proposte da noi avanzate e mai approvate, ma poi successivamente eseguite dall’amministrazione che si è impegnata in foto e selfie da pubblicare sui social, vedi quella dell’impianto fognario a Calentano o quella del rifacimento del manto stradale“.

COMMERCIO

L’ultimo dei temi trattati nel corso della serata è stato quello del commercio su cui si è espresso Damiano Binetti, consigliere comunale di Un’Altra Idea per Ruvo, da sempre attento sulle problematiche degli esercenti ruvesi.

Ha dichiarato Damiano Binetti: “Domani sera (ndr stasera) ci sarà un altro capitolo delle fiabe di questa amministrazione. Parleranno di commercio e attività produttive. Dovrebbero spiegare, però, come mai hanno deciso di cominciare a operare a tempo scaduto e il Covid-19 non può essere una scusante. Si parli della realtà dei fatti, delle esigenze dei commercianti e delle loro problematiche“.

Un discorso che ha fatto emergere le varie difficoltà del centro antico che, con Apriti Ruvo, iniziativa del DUC, si sarebbe dovuto “risvegliare”. Ciò, a detta dell’esponente di Un’Altra Idea per Ruvo, non si è verificato.

Trattato anche il tema del mercato, argomento presente nel programma elettorale del centrodestra di cinque anni fa.

Il trasferimento – ha aggiunto – è stato il nostro cavallo di battaglia nella scorsa competizione elettorale. Poi Chieco magicamente ha deciso di imporre lo spostamento. A marzo 2019, in diretta sulla web tv di Ruvesi.it , aveva promesso di spostarlo entro giugno 2019, malgrado non vi fosse alcuna traccia nel suo programma elettorale. Ritardi su ritardi anche dovuti a mal di pancia interni. Alla fine, il mercato è stato spostato in nome dei lavori sull’Estramurale Pertini, nonostante il disaccordo di alcuni della maggioranza“.

Ha concluso: “A Ruvo succede di tutto. Se a un commerciante chiediamo mille incartamenti per mettere mezzo ombrellone fuori dalla propria attività, a Ruvo ci siamo superati: vasi, panchine e telecamere per tutti senza passare dalla Sovrintendenza. Alla faccia dell’affetto che si prova per le attività commerciali“.

A chiudere la serata è stato il candidato sindaco Luciano Lorusso, il quale ha commentato il tema del Pug, quello del lotto minimo e quello delle famiglie in difficoltà.

Un carismatico Luciano Lorusso, sostenuto da un centrodestra compatto e da una parte di ruvesi: linfa vitale in questa campagna elettorale.

Seguiranno altri approfondimenti sulle tematiche trattate nel corso della serata.

Articolo di Ruvesi.it

 

 

 

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