Centro di raccolta di via Guido Rossa e Asipu: i consiglieri di opposizione chiedono soluzioni chiare ed efficaci
L’Asipu srl e lo stato di manutenzione del Centro di raccolta dei rifiuti di via Guido Rossa sono l’oggetto degli atti che i consiglieri comunali di opposizione Antonello Paparella, Giovanni Mazzone, Piero Paparella (Conservatori e Riformisti), Orazio Saulle (Forza Italia) e Damiano Binetti (IDeA) hanno depositato presso il Comune di Ruvo di Puglia il 7 settembre 2016.
Si tratta di questioni di notevole importanza dal momento che incidono e sulla tutela dell’ambiente e dell’igiene pubblica e sulla corretta gestione delle risorse pubbliche.
Ai sensi dell’art. 49 del Regolamento Comunale, i consiglieri, infatti, hanno depositato una mozione avente ad oggetto “Centro di raccolta comunale dei rifiuti urbani”. In essa denunciano le pessime condizioni strutturali del Centro di raccolta differenziata dei rifiuti in via Guido Rossa. Le foto pubblicate, a tale proposito, sono eloquenti.
Il Centro di raccolta deve avere una struttura conforme alla normativa vigente in materia urbanistica, ambientale e di tutela del territorio. Deve prevedere due distinte zone in cui siano conferiti, rispettivamente, rifiuti urbani domestici e rifiuti pericolosi; deve avere zone di deposito chiaramente identificate attraverso esplicita cartellonistica indicante le modalità di conferimento dei rifiuti e i possibili rischi per la salute dell’uomo e l’integrità dell’ambiente circostante.
Inoltre il Centro di Raccolta è gestito, in base a ordinanza sindacale n. 3 del 22 gennaio 2015 che aveva validità di sei mesi, dall’Asipu srl, società di capitali unipersonale, il cui unico socio è il Comune di Corato, competente per territorio.
Inoltre l’Asipu srl è iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali per la categoria “Raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilabili” ma non è iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori dei Centri di raccolta, condizione necessaria per svolgere tale funzione al di fuori del Comune di competenza che, in questo caso, è Corato.
Allora, i consiglieri comunali impegnano il Sindaco
- a far assumere al Direttore di Area 9 competente tutti gli atti progettuali e amministrativi consequenziali per adeguare la struttura del Centro di raccolta alla normativa vigente in materia, affinché non sia compromessa l’integrità ambientale e territoriale e soprattutto la salute dell’uomo;
- a far emettere uno specifico atto gestionale finalizzato all’autorizzazione all’esercizio dell’attività del Centro Comunale di Raccolta stante l’inefficacia dell’ordinanza sindacale n. 3 del 22 gennaio 2015, ormai inefficace.
I consiglieri, a tal proposito, in conformità all’art. 46 del Regolamento comunale, relazionano con un atto avente ad oggetto “Contratti di servizio n. 1707 del 18 dicembre 2011 e n. 1735/2012 tra il Comune di Ruvo di Puglia e Asipu srl”.
Il contratto n. 1707 del 2011 prevedeva, infatti, l’affidamento della gestione del sistema di raccolta all’Asipu srl in via temporanea ma il contratto n. 1735 del 2012 ha prorogato tale competenza fino al 31 agosto 2012. Quindi, ancora adesso, l’Asipu srl svolge tale compito in virtù di atti di fatto prorogati “ad libitum”.
Inoltre l’Assessore Regionale all’Ambiente, in questi giorni, dopo aver sottolineato il ritardo nella entrata in servizio della Sanb, considerato da molti l’ennesimo carrozzone dispendioso, auspica che si faccia il meno possibile ricorso a questi atti di emergenza, quali la concessione temporanea di servizi così importanti se non in limitati casi previsti dalla legge.
Così i consiglieri comunali impegnano il Sindaco
- a far predisporre dagli uffici comunali competenti i necessari e indifferibili atti amministrativi con cui si pone rimedio, a partire dal 31 agosto 2012, al regime di prorogatio del servizio di rilevanza economica affidato all’Asipu srl in virtù di due ordinanze sindacali temporanee;
- a far predisporre con urgenza i necessari atti di gara ad evidenza pubblica secondo quanto stabilisce l’art. 14 della L. R. n. 20 del 4 agosto 2016, in base alla quale i Comuni possono affidare singolarmente i servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti solidi urbani mediante contratti di durata biennale con clausola di risoluzione immediata in caso di avvio di servizio unitario.