“CentoXCentro”: Piazza Menotti sia “futuristicamente” viva come un tempo
Si è svolto nella modalità del “World Café”, ieri pomeriggio, alle 17.00 – un’ora più tardi – il primo incontro di “CentoXCentro”, un ciclo di laboratori- dibattiti in cui cittadini, professionisti, commercianti e associazioni dovrebbero discutere sulla ri-valorizzazione del nucleo antico di Ruvo di Puglia.
«L’orario è stato stabilito per venire incontro alle esigenze dei commercianti» confida Raffaella Di Terlizzi, architetta e consigliera comunale di maggioranza per Ruvo Futura con delega alla pianificazione urbana e partecipazione al PUG, coordinatrice di questo percorso che si armonizza con “Fuori dal Comune”, altro ciclo di incontri dedicati al rilancio del nucleo antico di cui è (stata) anima la consigliera di maggioranza Irene Turturo (PD), prima della rimessione della delega consiliare alla promozione, valorizzazione e rilancio del centro storico. Ma la rimessione di una delega non fa venir meno l’interesse per la città – e per il centro antico, in particolare – interesse comune a tutte le forze che siedono sugli scanni di Palazzo Avitaja.
E che ci sia molta attenzione su questo tema è stato dimostrato con una presenza consistente di persone nella Sala Conferenze di Palazzo Caputi.
Proiettore, quattro tavoli con pennarelli e fogli bianchi, un angolo caffè, architetti, commercianti, imprenditori, residenti del centro storico e alcuni consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione.
Sono presenti, infatti, i consiglieri comunali Pina Picciarelli (PD), Mario Paparella (PD), membri della IV commissione (Commercio) e Orazio Saulle (Forza Italia), membro della III commissione (Urbanistica), Michele Scardigno (PD), presidente del Consiglio Comunale, il sindaco Pasquale Chieco. Più tardi giungerà Damiano Binetti (Un’Altra IDeA per Ruvo), membro della II Commissione (Turismo). Non manca Vito D’Ingeo, presidente di Ascom Confcommercio Ruvo di Puglia.
Qualche commerciante è perplesso, un altro è incuriosito. Una cosa è certa: il rilancio del nucleo antico, sotto tutti i profili, sta a cuore di tutti. Di tutti.
L’obiettivo di “CentoXCentro” è quello di coinvolgere tutte gli attori della città nella definizione di un progetto teso a ridare slancio alle attività commerciali locali, al turismo e al prodotto interno lordo della felicità dei ruvesi. Un vigore che dovrebbe ritornare anche grazie alla costituzione del Distretto Urbano del Commercio attraverso il progetto “Vivo a Ruvo”, presentato dal Comune in collaborazione con Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia.
«CentoXCentro vuole riunire in una Piazza reale il confronto, che spesso avviene sui social, su un tema caro ai ruvesi: quello del rilancio del centro storico. E lo vuole fare “al cento per cento”, come evoca il titolo, coinvolgendo tutti e cercando di affrontare e risolvere tutti i problemi del centro antico. – introduce Di Terlizzi – I problemi sono tanti, ma noi li affronteremo volta per volta. Partiamo dal primo obiettivo: la valorizzazione di Piazza Menotti Garibaldi, Piazza dell’Orologio, soprattutto ora che è priva dei dissuasori del parcheggio».
Scorrono le immagini dell’attuale Piazza dell’Orologio, con il “sempiterno” cantiere aperto di Palazzo Ruta sullo sfondo e una bellissima Torre dell’Orologio svettante. Ma acclamazioni accompagnano le antiche istantanee della Piazza con i suoi mercatini, una Piazza brulicante e piena di vita. Esclamazioni di gioia che esprimono un comune sentire: Piazza Menotti Garibaldi ri-diventi fulcro della vita sociale ed economica di Ruvo di Puglia.
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Suddivisi tra i quattro tavoli, i partecipanti ai laboratori devono rispondere a due quesito: “La mia percezione della Piazza dell’Orologio nel contesto urbano: cosa questa piazza rappresenta per me?” e “Quali sono le risorse e i punti di forza su cui far leva affinché la mia idea della Piazza dell’Orologio futura si realizzi?”.
Quattro referenti , poi, devono illustrare le risultanze. Il primo gruppo spiega come l’attuale Piazza Menotti Garibaldi non sia più percepita come parte integrante del proprio vissuto: non più luogo di giochi, corse, mercatini. Per questo è necessaria una sistemazione funzionale di questo punto nodale che collega Piazza Matteotti con Piazza Bovio. E come? Attraverso il ripristino della sua vocazione commerciale a cui si aggiunge anche la creazione di spazi espositivi di prodotti tipici biologici e a Km 0, di manufatti artigianali e artistici. Inoltre, Piazza Menotti Garibaldi potrebbe candidarsi a divenire una zona da passeggio («come Corso Cavour») che sia collegata agli spazi limitrofi, come Piazzetta Le Monache nella quale potrebbero essere installati giochi per bambini. In sintesi, Piazza Menotti Garibaldi attiva come un tempo, ma secondo nuova visione.
Il secondo gruppo espone, innanzitutto, le criticità di Piazza Menotti e stradine limitrofe: deiezioni di diversa natura, sospetto traffico di sostanze stupefacenti; edifici fatiscenti, proliferare di ratti. Come far recuperare l’antica bellezza? Rimuovere queste criticità e agire potenziando l’illuminazione e la videosorveglianza. Inoltre, deve ritornare a essere un centro commerciale a cielo aperto, con un servizio wi-fi e di car valet. E’ importante implementare la mobilità sostenibile, installare un bancomat («manca») e un servizio di nursery (cambio pannolini) con bagni annessi. Per fare tutto questo, è importante ridisegnare il regolamento edilizio e sanitario e snellire le procedure burocratiche. Si deve creare un sistema di piazze.
Il terzo gruppo punta sulla necessità di trovare un punto di conciliazione tra esigenze commerciali e tutela del patrimonio storico. Piazza Menotti, infatti, è tutelata dalla Soprintendenza ai Beni Culturali in virtù del d.lgs, 42 del 22 gennaio 2004. Come risolvere questo? Creando sagre mensili di ottimo livello, in modo tale da avere il “placet” di questo organismo. E’ una provocazione, naturalmente: quello che si vuole dire è che bisogna avere un’audacia che, al contempo, non violi o eluda la legge. Si potrebbero creare temporary store, inoltre, introdurre il sistema wi-fi, promuovere la mobilità sostenibile, tenendo conto delle esigenze di tutti, soprattutto dei più fragili. Tutte attività, queste, coordinate da un Urban Manager.
Il quarto gruppo propone di riportare all’interno l’antico mercato, valorizzare la via Traiana che lega Piazza Matteotti e Piazza Bovio e, quindi, passa per Piazza Menotti Garibaldi. Favorire la diffusione di mappe per orientarsi nel centro (dai tavoli qualcuno proponeva la diffusione delle cartoline da Ruvo di Puglia – «Non se ne vedono più!» e l’installazione di panchine); migliorare l’illuminazione e rinnovare i regolamenti sanitario ed edilizio anche in vista di un ritorno del mercato settimanale nel centro. Si favorisce il turismo e si sviluppa una “smart city” che contribuisce alla rigenerazione urbana.
Naturalmente far ritornare all’antico splendore Palazzo Ruta è una priorità anche perché, come sottolinea un partecipante, alle spalle del palazzo si aprono vicoli dalla bellezza appannata che potrebbero brulicare di vita. Ma attenzione, non si vuole favorire il turismo di massa, ma quello “slow”, sostenibile.
Nella terza parte, grafica, si deve rispondere al quesito “Come immagino la Piazza dell’Orologio nel prossimo futuro? Come vorrei che fosse e quali funzioni potrebbe svolgere?”. Si creano diversi elaborati. Alla fine, dopo la condivisione dei contributi, si giunge a una conclusione: Piazza Menotti è bella anche se vuota. In fondo, è sufficiente, per adornarla, un discreto arredo urbano amovibile. Ma è necessario che essa sia posta a sistema con le altre piazze e le vie circostanti.