Cultura

Ceci fritti, dalla tradizione di Ruvo di Puglia al fascino del finger food

L’Info Point di Ruvo di Puglia gestito su apposita convenzione dalla locale Pro Loco organizza sabato 14 dicembre p.v. dalle ore 19:00, presso la piazzetta antistante l’ufficio di informazioni turistiche (Via V. Veneto, 44/48) l’evento-laboratorio “Ceci Fritti – nella tradizione ruvese”.

La piazzetta antistante l’Info Point la cui peculiarità è data dall’atmosfera informale e poliedrica, si trasformerà in una cucina-laboratorio a cielo aperto in cui la buona pratica di tradizione ed innovazione si coniuga con l’arte gastronomica divenendo un’esperienza per il palato. Un laboratorio dove pensieri, emozioni e ricordi della vita si trasformano in cibo.

Si perde nella notte dei tempi la devozione dei cittadini ruvesi verso la protettrice della vista. Simbolo di eccellenza della festa è il falò (la fanole, in dialetto) che ricorda il martirio della Santa, ma rimanda anche a tradizioni pagane legate al nuovo ciclo agrario che sta per iniziare.

Simbolo gastronomico della festa di Santa Lucia sono i ceci fritti al tufo e mangiarli a Ruvo di Puglia è d’obbligo. Rappresentano gli occhi della Santa gettati nel fuoco. Sono così buoni che vanno via subito e nessuno resiste al loro sapore intenso. Richiamano il fascino del più moderno finger food unendolo al tradizionale gusto dei sapori delle terre delle Murge. Siete tutti invitati per una degustazione davvero speciale!

L’iniziativa rientra nell’ambito degli interventi a sostegno della qualificazione e del potenziamento del servizio di informazione degli Info-Point turistici dei comuni che aderiscono alla rete regionale, finanziati dall’Assessorato al Turismo della Regione Puglia per il Piano Strategico del turismo, in sinergia con l’Assessorato al Turismo della Città di Ruvo di Puglia, la Pro Loco e l’Associazionismo locale.

Antonello Olivieri

Un pensiero su “Ceci fritti, dalla tradizione di Ruvo di Puglia al fascino del finger food

  • Nicola tedone

    Io mi chiedo: bene fa la pro loco a fare queste cose e promuovere il territorio attraverso la tradizione, ma perché non si trasferiscono queste attività in piazza regina Margherita? È vero piazza del Cremlino ruvese è piena di maraviglia ma volete mettere queste cose nei confronti della tradizione ruvese, sia culturale che gastronomica? È vero a questa amministrazione di miscredenti anzi di atei nulla interessa delle vere tradizioni natalizie ma il popolo è stato abbandonato a se stesso. Ci avete tolto tradizioni, gusto, immaginazione, ricordi, a favore di cose che non hanno nessun legame con ruvo. Ci avete tolto la voglia di vivere a ruvo. Vergogna!!! Indefinite volte vergogna. Quando decidete di togliere il gran disturbo che ci arrecate? Bisogna cacciarvi e subito.

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