Attualità

CATALDO STASI, EROE DEI NOSTRI TEMPI: A LUI INTITOLATA LA CASERMA DEI CARABINIERI

Si è svolta questa mattina in Ruvo di Puglia, via Senatore O. Jannuzzi n.39, la cerimonia di intitolazione della locale Stazione dell’Arma al Carabiniere Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria” Cataldo STASI.

All’evento, accompagnato dalle note della Fanfara della Legione Allievi Carabinieri di Roma, unitamente al picchetto d’onore nella tradizionale Grande Uniforme Speciale ed una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri, hanno preso parte i familiari della Medaglia d’Oro al Valor Civile nonché il Generale di Brigata Gianluca Trombetti, Comandante Provinciale di Bari. Tra le numerose autorità intervenute vi erano anche il Sig. Prefetto di Bari, dott. Francesco Russo, il Questore di Bari dott. Massimo Gambino, e il Sindaco del Comune di Ruvo di Puglia Pasquale Roberto Chieco. A fare da cornice alla cerimonia è stata la presenza dei cittadini di Ruvo di Puglia.

La cerimonia è stata preceduta da un momento di particolare raccoglimento e commozione presso il cimitero comunale di Ruvo di Puglia quando, alla presenza dei familiari, del cappellano militare della Legione Carabinieri “Puglia”, Don Antonio Cassano, del sindaco e del Comandante Provinciale dell’Arma, è stato deposto un cuscino di fiori commemorativo alla tomba dell’eroe. Assai significativo è stato inoltre il momento in cui i familiari del militare medaglia d’oro “alla memoria”, alla presenza del vescovo della diocesi Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, Mons. Domenico Cornacchia, hanno scoperto presso la locale caserma, la targa commemorativa. A benedire il momento è stato il cappellano militare.

Nel corso dell’intervento pronunciato dal Comandante Provinciale dei Carabinieri molteplici sono stati i richiami alla vita di Cataldo Stasi, esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere che lo ha spinto all’estremo sacrificio e che ha motivato la concessione della medaglia d’oro “alla memoria”.

Biografia:

 Cataldo STASI nasce a Ruvo di Puglia (BA) il 15 aprile 1966, da STASI Francesco, operaio della cantina vinicola “CRIFO”, e da CAPRIO Concetta, casalinga.

Ultimogenito di tre figli, fino alla data del suo arruolamento ha vissuto con la propria famiglia in via A. Scarlatti nr. 24 di Ruvo di Puglia, luogo ove tutt’oggi ancora dimora il padre.

Cataldo STASI, dopo aver conseguito il diploma di scuola media superiore, chiede di entrare nell’Arma dei Carabinieri quale Carabiniere effettivo, per cui in data 11 giugno 1984 viene arruolato nella Benemerita per frequentare il Corso Allievi presso la Scuola Carabinieri di Roma.

Al termine del corso formativo, l’8 febbraio 1985, viene assegnato alla Legione Carabinieri di Bologna per il successivo impiego presso la Stazione di Castel Maggiore (BO), prima ed ultima sede di servizio, ove morì il 20 aprile 1988.

È stato insignito della Medaglia d’Oro al Valor Civile, alla memoria, con la seguente motivazione:

Componente pattuglia automontata, mentre si apprestava, insieme ad un collega, al controllo degli occupanti un’autovettura in sosta, veniva fatto segno ad improvvisa azione di fuoco. Benché gravemente ferito, tentava di reagire con le armi in dotazione ma, ormai privo di forze, si accasciava al suolo, immolando la sua giovane esistenza. Splendido esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere spinti fino all’estremo sacrificio.

Castel Maggiore (BO), 20 aprile 1988”.

Questo slideshow richiede JavaScript.

Un pensiero su “CATALDO STASI, EROE DEI NOSTRI TEMPI: A LUI INTITOLATA LA CASERMA DEI CARABINIERI

  • Enzo Andrea Altamura

    Grande l’emozione che ho provato nel vedere sui social e sui media l’intitolazione della nuova caserma dei Carabinieri di Ruvo di Puglia all’amico d’infanzia Cataldo Stasi, per gli amici semplicemente Dino, pari al rammarico per non aver potuto partecipare alla cerimonia per ragioni di servizio. Dino, un giovane di ieri, grande esempio per i giovani di oggi, orgoglio dei suoi familiari ma anche, credo di tutta la comunità locale, di tutti i Ruvesi anche di quelli, come me oramai lontani dal proprio paese e che si possono fregiare della fortuna di averlo conosciuto in vita conoscendone e apprezzandone le virtù e le doti morali. Quest’anno,Dino, avresti compiuto 59 anni e mi piace pensare che avremmo potuto incontrarci in servizio o magari in una rimpatriata nella nostra bellissima Ruvo a parlare del più e del meno dei nostri trascorsi di servizio prima e di infanzia poi, magari a piazza Bovio o vicino a via dell’Aquila o nello spiazzo della Chiesa di San Domenico dove a volte, a distanza di anni mi sembrava ancora di sentire il rimbombo delle tue pallonate contro il muro vicino all’ingresso della Sagrestia dove approntavamo la porta immaginaria per le nostre partitelle per strada, ma così purtroppo non è andata. Quanto rammarico….Ciao Dino. Un abbraccio ai tuoi cari.

    Colonnello medico
    Altamura dott. Enzo Andrea
    Infermeria Presidiaria di Udine

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *