CAPORALATO: IN PUGLIA IL VILLAGGIO SOLIDALE DI COLDIRETTI E FOCSIV PRIMO PROGETTO CONCRETO CONTRO LO SFRUTTAMENTO
Declinare l’intesa siglata a livello nazionale sul territorio pugliese con un protocollo stringente, a cui lavorerà un tavolo tecnico sulle singole voci sanità, trasporti, acqua, sicurezza, contratti di lavoro è l’accordo definito oggi, su proposta del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e Coldiretti Puglia plaude ad un programma di lavoro concreto ed effettivamente rispondente alle problematiche denunciate dai lavoratori e dagli stessi imprenditori agricoli.
“Collaboreremo e daremo sostanza al protocollo contro il caporalato con progettualità concrete, a partire dal villaggio solidale che sarà realizzato in Puglia, grazie ai fondi raccolti con la campagna di Coldiretti e Focsiv, per dare ospitalità agli immigrati, sottraendoli allo sfruttamento del caporalato con un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro. Occorre combattere senza tregua il becero sfruttamento che colpisce spesso la componente più debole dei lavoratori agricoli, con pene severe e rigorosi controlli, ma serve una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore che non è possibile se le arance nei campi sono sottopagate a 7 centesimi al chilo e i pomodori poco di più”. Lo ha annunciato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, in occasione della riunione operativa convocata dal Governatore Emiliano a seguito della firma del protocollo sperimentale contro il caporalato, sottoscritto il 27 maggio scorso presso il Ministero dell’interno. L’intero ammontare delle donazioni raccolte attraverso la campagna di Focsiv e Coldiretti ‘Abbiamo Riso per una cosa seria’ sarà utilizzato per realizzare in Puglia, di concerto con la Regione, un villaggio degno di accogliere i lavoratori dei campi.
“L’introduzione del principio di corresponsabilità dal campo allo scaffale – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – è una importante novità positiva nella lotta al caporalato che si alimenta dalle distorsioni lungo la filiera, dalle distribuzione all’industria per arrivare a sottopagare i prodotti nelle campagne. Non va certamente più rinviata l’operazione di trasparenza e di emersione, mettendo a punto un patto di emancipazione dell’intero settore agricolo in grado di distinguere chi oggi opera in condizioni di sfruttamento e di illegalità da chi produce in condizioni di legalità come dimostrano i 322mila immigrati, provenienti da ben 169 diverse nazioni, assunti regolarmente in agricoltura (Dossier statistico immigrazione 2014 – Rapporto Unar).