Capone: continuare con sostegno a credito dei Confidi
“La Regione continuerà ad investire nel sostegno al credito attraverso le garanzie dei confidi anche nella programmazione 2014-2020”, ad assicurarlo è l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che spiega: “Continueremo ad investire sui confidi vigilati dalla Banca d’Italia e anche sugli quelli minori (non vigilati) se il ministero dell’Economia e delle Finanze ci assicura che, in quest’ultimo caso, il sostegno è possibile”. “I confidi pugliesi hanno svolto un ottimo lavoro per sostenere il credito alle imprese grazie alle garanzie alimentate dagli strumenti regionali. È stato così possibile movimentare nuova finanza per 1 miliardo e 300 milioni di euro coinvolgendo quasi 8mila imprese. A tutti loro comunico che i nostri strumenti e in particolare le garanzie offerte dai consorzi fidi e il tranched cover, risultano pienamente attivi anche per l’anno 2016, consentendo alle piccole e medie pugliesi di poter accedere senza alcuna interruzione ai mutui bancari sia per gli investimenti, che per la formazione di capitale circolante”. “Come è noto – ha poi specificato l’assessore – nel corso del 2015 si è registrata un’importante novità a proposito dei consorzi fidi minori non vigilati. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e la Banca d’Italia hanno emanato due provvedimenti per gli intermediari finanziari: il Decreto del Mef del 2 aprile 2015, n. 53 e la Circolare della Banca d’Italia 288 del 3 aprile 2015”.
“Tra le novità, quella che non consente ai confidi minori non vigilati di poter gestire risorse pubbliche. Una decisione dovuta al fatto che spesso i piccoli confidi non ce l’hanno fatta. È accaduto in tutta Italia e anche da noi con la cooperativa di garanzia “L’Artigiana” che non è riuscita ad utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dalla Regione con il primo avviso relativo al periodo 2010-2012”. “E tuttavia di fronte alle nuove norme gli uffici del mio assessorato hanno inviato un quesito specifico al ministero che ha ulteriormente confermato la sua posizione. La Regione, che peraltro negli anni scorsi aveva cercato di far aggregare i piccoli confidi in modo che potessero diventare “vigilati”, non ha potuto che prendere atto delle decisioni ministeriali. Ciononostante ha voluto salvaguardare, pur nei limiti imposti dalle nuove norme, il ruolo strategico sul territorio dei confidi minori non vigilati. Per questo, con l’ultimo avviso di dicembre 2015, ha cercato di coinvolgerli attraverso lo strumento dell’ “avvalimento”. I confidi vigilati cioè possono associarsi con i minori per raggiungere determinati obiettivi. Una possibilità che resta aperta per tutto il 2016”. “Quanto al futuro, in attesa di novità positive da parte del ministero, la Regione interverrà per continuare a sostenere le strategie di accesso al mercato dei capitali delle imprese pugliesi, proseguendo nel percorso positivo già intrapreso”.