Capolavori ritrovati a Ruvo di Puglia in allestimento presso la Chiesa “Annunziata”
Le opere d’arte che provengono dal passato sono testimonianze dell’ingegno creativo dell’uomo ma anche, o soprattutto, della sua fede in Dio. La Chiesa è dunque tra i maggiori promotori di una bellezza che travalica i secoli, avendo spesso incentivato la creazione di autentici capolavori o determinato una particolare devozione, le cui testimonianze hanno le sembianze di variopinte tele o di pregiate sculture.
Non sempre però le opere che testimoniano l’abilità e le speranze dei nostri avi sono state trattate con cura o con l’attenzione che avrebbero meritato, finendo per disperdersi, essere danneggiate, depredate o semplicemente abbandonate, in attesa di tempi migliori.
Questo vale per la Chiesa in genere, per le diocesi italiane e per la nostra città di Ruvo di Puglia dove, oltre le numerose opere note e ampiamente valorizzate, ve ne sono alcune che rischiavano l’oblio.
Il Capitolo dei canonici ruvese, recentemente ampliato nella composizione per consentire l’esercizio di una effettiva collegialità, ha inteso fortemente adoperarsi per impedire tale rischio, predisponendo il recupero di oltre trenta tra statue e dipinti – di proprietà del Capitolo stesso ma anche di altri enti ecclesiastici – che sono stati radunati presso la chiesa dell’Annunziata, a pochi passi dalla chiesa madre della città di Ruvo di Puglia.
Il coordinamento e la promozione del progetto “Restituzioni. Opere, storie di uomini e d’arte dai depositi della Concattedrale di Ruvo di Puglia”, che troverà una prima attuazione attraverso l’esposizione delle opere dal 9 agosto al 10 ottobre 2021, è dell’Ufficio per i Beni Culturali e l’Arte Sacra in collaborazione con il Museo Diocesano, con la curatela scientifica del dott. Francesco Di Palo, il patrocinio ed il sostegno della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e del Comune di Ruvo di Puglia.
Un patrimonio ritrovato che non mancherà di sorprendere fedeli e studiosi.