"CAPATOSTA" – Il C.R.E.S.T. ti accompagna all'Inferno
Venerdì 23 ottobre alle ore 20,30 presso il Teatro Comunale di Ruvo di Puglia è stata inaugurata la stagione di prosa con la piece “Capatosta”, a cura del Teatro C.R.E.S.T., scritta da Gaetano Colella, regia di Enrico Messina, con Gaetano Colella e Andrea Simonetti.
Un pubblico non troppo numeroso ma molto partecipe ha visto materializzarsi le nebbie, i fumi ed i vapori “du stabilment”, dell’acciaieria più famosa d’Europa, dell’Ilva.
“1600° ci sono. Vieni…ti accompagno all’Inferno”
I fumi ed i vapori portati in scena non sono solo quelli fisici, visibili da chiunque abbia attraversato Taranto, città la cui storia ed il cui destino sono indissolubilmente uniti a quelli dello stabilimento.
Sono i fumi del cuore a materializzarsi negli occhi di Gaetano, operaio da 20 anni, che ha visto i suoi colleghi morire per l’acciaio, morire nell’acciaio. Sono i vapori del dolore a prender forma nelle parole di Adalberto, giovane matricola al suo primo giorno di lavoro nell’Ilva, e che per l’Ilva ha perso suo padre corroso da un male incurabile, lo stesso male che ha consumato le energie di molti altri lavoratori dello stabilimento e di centinaia di cittadini di Taranto.
È Adalberto il vero protagonista della storia. È lui Capatosta. Rappresenta l’utopica follia di chi, ancora giovane, crede di poter salvare il mondo.
“Capatosta” è una profonda riflessione sui temi scottanti delle morti sul lavoro, dell’impotenza della classe operaia, del sentimento di dolore condiviso dall’intera popolazione tarantina. Lacrime e rabbia conducono al buio ed al silenzio, ultimo eroico gesto di chi, testardo, riesce infine a zittire il ghigno dell’acciaieria.
Consigliato a chi ancora crede nell’enorme forza comunicativa del teatro.