CANTATORE E LORUSSO: “IL SINDACO SPIEGHI PERCHE’ DEL RIGETTO DI PRATICHE DI RECUPERO DI MANUFATTI ANTICHI SPARSI NELL’AGRO RUVESE”
“I casali interessati dagli interventi appartengono – spiegano – alla categoria dei beni sparsi nel territorio e tipizzati “A2”. L’intenzione dei cittadini proprietari era e continua ad essere quella di poterne effettuare il relativo “recupero” anche dal punto di vista funzionale, così da consentirne la fruizione ed evitare il persistere di situazioni di abbandono che le attanagliano, entrambe, ormai da decenni. Evidentemente si vuole che tali fattispecie edilizie, costituite da immobili anche semi-distrutti, continuino ad esistere senza considerare che il trascorrere di altri decenni, senza l’esecuzione di interventi di tipo conservativo, le portino all’integrale distruzione, così da cancellare la memoria di chi, qualche secolo addietro, con enormi sacrifici economici, ebbe a realizzare detti casali/masserie nelle quali soggiornavano, per intere settimane, i proprietari e gli operai agricoli sintanto che non v’è stata l’evoluzione negli anni sessanta che ha visto la sostituzione dei carri trainati da cavalli, con altro tipo di cavalli (meccanici)”.
“Per tali motivazioni – concludono – si chiede di fornire risposta scritta con discussione dell’argomento, di grande valenza sociale interessando beni sparsi nel territorio comunale, onde conoscere le intenzioni di Codesta Amministrazione al riguardo”.