CAMERA CON VISTA….SU PRATI IMBRATTATI
Ancora un’altra foto, scattata da una (giustamente) indignata cittadina ruvese che dimostra l’impellenza di utilizzare contenitori rigidi e capienti per la raccolta della frazione umida!
Siamo nella zona periferica di Ruvo,in via R. Iosca traversa dei Floricultori (zona mercato). Questa mattina, chi abita in quella via ha potuto godere di un siffatto panorama. Buste lacerate, resti di cibo sparsi ovunque….
C’è chi sostiene che sia da imputare all’inciviltà, chi agli animali affamati (non dimentichiamo che a Ruvo è diffuso il fenomeno del randagismo)…una cosa è certa: bisogna ridefinire il metodo di raccolta “porta a porta” per quanto riguarda l’umido.
Sarebbe sufficiente collocare bidoni dedicati ad accogliere solo questo tipo di rifiuto (che, se opportunamente trattato, è una fonte di ricchezza dal momento che, una volta trasformato in concime rigenera “secondo natura” i terreni) oppure, sempre in un’ottica ecologicamente corretta, riutilizzare i vecchi secchielli marroni. E magari, procedere alla raccolta quotidiana della frazione umida…
Tra l’altro molti si chiedono come mai ci sia disparità di trattamento tra l’utenza del centro storico, la quale dispone di contenitori resistenti per ogni tipo di rifiuto, e i cittadini che risiedono al di fuori di tale perimetro.
E’ vero che il centro storico è parte del patrimonio artistico-architettonico di Ruvo e come tale va preservato, ma pari attenzione e tutela meritano anche le altre zone della città.