“IL CALCIO A RUVO DI PUGLIA”: UN TUFFO NEL PASSATO, PER PROIETTARSI AL FUTURO
Un tuffo nel passato per proiettarsi al futuro. “Il Calcio a Ruvo di Puglia” è un libro che resterà fonte storica di circa 100 anni di calcio a Ruvo di Puglia.
Nel nome e nel ricordo di Salvatore Barile, l’associazione “Ruvo 2.0” ha voluto tributare un enorme applauso a coloro i quali la storia del calcio a Ruvo di Puglia l’hanno fatta e scritta per davvero. In tantissimi sono giunti in Corso Gramsci per assistere alla presentazione del libro scritto da Paolo Pinto e per visitare la mostra di foto e ricordi sullo sport più amato dagli italiani.
I saluti introduttivi e i ringraziamenti sono toccati al presidente pro-tempore Umberto Affatato e di Michele Barile, figlio del compianto Salvatore desideroso di concretizzare l’idea di dare lustro al calcio ruvese. La forza della squadra e dei collaboratori che hanno reso possibile tutto ciò è stato più che doveroso, da Biagio Testini a Cosimo Lorusso, da Gianni Todisco a Luigi Pellicani a tutti i soci dell’associazione ruvese. Il tema è stato introdotto da Michele Pellicani che ha curato gran parte della ricerca storica.
Alla presenza del sindaco Pasquale Chieco, soddisfatto e che considera il lavoro svolto un’autentica fonte da consegnare alla storia della città, e dell’assessora Monica Filograno, compiaciuta per l’iniziativa attuata, Salvatore Petrarolo ha intervistato l’autore del libro Paolo Pinto.
La narrazione si avvia nella notte calcistica più atroce vissuta dagli italiani nel recente passato, ovvero dalla mancata partecipazione ai mondiali di Russia 2018. Quella notte i ruvesi la vivono da lungo tempo, forse troppo visto che la luce si è spenta un decennio fa. Cosa riserva il futuro? Cosa si inventeranno gli italiani e i ruvesi per cancellare i rispettivi black-out? Per cercare le risposte si va a ritroso nel tempo mettendo in evidenza i personaggi che hanno reso importante la storia del calcio. L’autore del libro dà importanza a ogni singola componente del giocattolo chiamato calcio: magazzinieri, massaggiatori, allenatori, dirigenti, giocatori, tifosi. In un vortice contestualizzato tra Italia che cambia, mezzi di comunicazione che cambiano e successi internazionali, Ruvo di Puglia cambia, si trasforma, si evolve mostrando una gran passione per il calcio giocato. Da “Marenudd” ad Antonio Di Bitonto, da Di Corrado a Ragno, passando per Quadrello, da Cascione a Barbarossa, da Ruta a Bruni, a Ippedico, da Schittulli a Savoni, Mastromatteo, Scarongella, Caldarola, da Santoro a Ciliberti, da Lorenzo Fusaro a Giuseppe Pellegrini, in tanti si ritroveranno nelle pagine di un libro tutto da scoprire.
Ad arricchire le emozioni dei presenti, i ritratti firmati da Mimmo Scarongella che hanno arricchito la sala di Corso Gramsci.
La mostra proseguirà fino al 7 gennaio presso la sede di “Ruvo 2.0”.