Brucia residui di potatura, denunciato biscegliese dal Corpo Forestale di Ruvo
Il Comando Stazione di Ruvo di Puglia, con competenza di controllo nell’area del Parco nazionale dell’Alta Murgia ha denunciato una persona originaria di Bisceglie poiché si è reso responsabile del reato di incendio boschivo colposo. L’anomalo andamento climatico di inizio mese, con temperature elevate e scarsa umidità, ha favorito il determinarsi di condizioni idonee alla propagazione degli incendi. Proprio a Ruvo, in località “Boschigni”, i Forestali sono intervenuti, nei giorni scorsi, per arginare un incendio che ha lambito il vicino comprensorio boschivo di conifere denominato “Cornacchiello”.
Il tempestivo intervento della pattuglia accorsa nelle prime ore del pomeriggio e dietro precisa segnalazione, ha scongiurato il peggio fermando il fuoco ai margini dell’area verde. Terminate le operazioni di spegnimento, gli uomini della forestale hanno da subito posto in essere specifici accertamenti tecnici ed investigativi tipici delle attività di contrasto agli incendi boschivi. L’indagini esperite attraverso il Metodo delle Evidenze Fisiche (MEF) ha subito rilevato l’origine del fuoco all’interno di un oliveto ove erano stati bruciati alcuni residui rivenienti dalla potature degli alberi.
Ad attrarre l’attenzione degli uomini del Comando Stazione di Ruvo è stato un cumulo di cenere posto a ridosso dell’area bruciata lungo la lingua di fuoco sospinta dal vento. E’ da qui che sono poi partite le indagini con l’interrogazioni di alcuni testimoni fino all’individuazione dell’agricoltore che incautamente aveva dato origine al fuoco nel mentre bruciava i residui del suo campo. Nel successivo sopralluogo lo stesso agricoltore ha ammesso la sua imprudenza e ora rischia la reclusione da 1 a 4 anni.
“Negli ultimi due anni – afferma Giuliano Palomba, a capo del Coordinamento territoriale del Parco nazionale del CFS – è migliorata l’attività a contrasto dell’incendi boschivi e questo ha comportato ottimi risultati sia in termini di superficie boscata bruciata, con una riduzione pari al 80% rispetto alla media degli anni precedenti, sia in termini di persone denunciate”.
Siamo messi proprio male,a gente che spaccia ruba e ammazza non è riservata tanta “attenzione” da parte delle forze dell ordine. Da uno a quattro anni di carcere ,sono riservati solo a qualche povero “fesso”… È proprio uno schifo