BOOM DOLCI STORICI DELLA TRADIZIONE PUGLIESE; 40% PREPARATI IN CASA
Panettone all’extravergine batte pandoro 3 a 1, ma è boom di dolci storici della tradizione pugliese immancabili sulle tavole per pranzi e cenoni di Natale e Capodanno, con il 40% delle massaie pugliesi ‘intervistate’ nei mercati contadini che passeranno non meno di 2 ore in cucina per poterli fare in casa. E’ il risultato delle rilevazioni di Coldiretti Puglia al mercato di Campagna Amica di Viale Virgilio 33 a Taranto, dove gli studenti dell’Istituto Alberghiero Mediterraneo hanno svelato con i cuochi contadini di Campagna Amica i segreti dell’impasto perfetto per realizzare i piatti più golosi delle festività natalizie, mentre domani 19 dicembre in Piazza Ariosto a Lecce si potrà assistere alla nascita in diretta dei Purcidhuzzi.
Dal Gargano al Salento i dolci radicati sul territorio sono tanti dalle cartellate baresi al vin cotto, alla variante salentina con il miele, i purceddhuzzi con miele e mandorle, i tarallini dolci, le ostie di Monte Sant’Angelo, il biscotto cegliese, gli amaretti e le nuvolette di mandorla, le paste secche.
La preparazione casalinga dei piatti tradizionali delle feste è infatti – sostiene la Coldiretti regionale – una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne e all’interno delle mura domestiche si svolge il rito della preparazione di specialità alimentari caratteristiche del Natale destinate spesso a rimanere solo un piacevole ricordo per tutto il restante periodo dell’anno. Si tratta spesso di dolci – ricorda Coldiretti Puglia – le cui ricette sono tramandate da generazioni e rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale del Puglia. Accade così che, assieme agli immancabili panettone e pandoro, sulle tavole sono tornate anche le specialità casalinghe della tradizione contadina.