BONIFICATE ALCUNE ZONE IN CONTRADA BELLUOGO: QUANDO L'INCIVILTA' DIVENTA UN COSTO PER L'INTERA COMUNITA'
Sono stati effettuati nella giornata di mercoledì 29 giugno alcuni interventi di bonifica in contrada Belluogo, in aree poste sotto sequestro per via dell’inciviltà di tutti coloro che utilizzano gli spazi aperti come se fossero discariche.
Alla presenza del comandante della Polizia Municipale, dott. Salvatore Berardi, del Maresciallo Capo dei Carabinieri della Locale Stazione, Giuseppe Cagnetta, e del dott. Vincenzo D’Ingeo, gli operatori ecologici dell’A.Si.Pu. hanno dovuto recuperare le più variegate tipologie di rifiuti per ripulire i suddetti spazi: amianto, rifiuti speciali, residui edili, vetro e volantini promozionali.
Il tutto è avvenuto sotto gli occhi increduli del sindaco Pasquale Chieco, determinato a far sì che atti del genere non si ripetano, perchè screditano l’intera comunità ruvese e sono un vero “attentato” alle casse comunali.
Le denunce di alcuni cittadini presso la caserma dei Carabinieri di Ruvo di Puglia hanno messo in moto l’intero meccanismo e consentito alla nostra città di vedersi ripulite alcune aree.
In contrada Belluogo era divenuta una terribile abitudine quella di riversare, a cielo aperto, qualsiasi tipo di rifiuto: le denunce hanno obbligato il giudice a sequestrare le aree in questione. A quel punto il Comune è stato obbligato a provvedere alla bonifica degli spazi. La macchina burocratica ha dovuto assegnare tale attività ad un’azienda di smaltimento rifiuti, sobbarcandosi di tutte le spese legali e non del procedimento.
Assegnata l’operazione all’azienda A.Si.Pu. e chiesto il dissequestro temporaneo per la bonifica del luogo, nella giornata di ieri si è proceduto alla bonifica delle aree e alla compilazione del formulario.
Tra il materiale recuperato, anche dei volantini pubblicitari di certa paternità, contro i cui promotori si riverserà l’azione legale del Comune di Ruvo di Puglia.
In attesa che le aree vengano definitivamente dissequestrati, a noi cittadini ruvesi è stato presentato il conto: l’operazione complessiva è costata circa 8.200,00 € che graveranno inevitabilmente sull’intera collettività.
E allora ci si chiede quando l’essere umano imparerà a essere civile, a rispettare l’ambiente e gli interessi della collettività?