BINETTI: “CONFERIRE CITTADINANZA ONORARIA AL MILITE IGNOTO”
Sono passati cento anni da quando i resti di un soldato, tra i tanti morti al fronte nella prima guerra mondiale, furono traslati al Vittoriano a Roma, diventato per tutti il monumento al Milite Ignoto o Altare della Patria. L’Italia volle onorare i soldati caduti e a un’apposita commissione fu assegnato il compito di trovare, nei luoghi in cui si si era combattuto, una salma ignota e non identificabile. Le spoglie viaggiarono su un treno speciale, con soste di cinque minuti in ogni stazione. Le immagini dell’epoca mostrano ali di folla inginocchiarsi al passaggio del treno, lanci di fiori da parte di donne e bambini.
Damiano Binetti, “Un’Altra IDeA per Ruvo”, scrive al sindaco e ai Consiglieri Comunali per chiedere di conferire la cittadinanza onoraria al milite ignoto come suggerito dal Segretario Generale dell’ANCI, con lettera n. 42/SIPRICS/AR/mcc-20, in data 3 marzo 2020, che ha comunicato a tutte le Amministrazioni Comunali l’esistenza della suddetta iniziativa, invitandole ad aderire.
Il tutto era partito da una richiesta esplicita del Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia che, con lettera del 29 gennaio 2020, aveva proposto all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) di valutare la possibilità di promuovere il conferimento della cittadinanza onoraria al “Milite Ignoto” da parte di ciascuna delle Amministrazioni civiche.
Tale progetto, eccezionale nella sua unicità, coincidente con il centesimo anniversario della traslazione della salma del Milite Ignoto da Aquileia a Roma, città in cui giunse il 2 novembre 1921, prevede che i Comuni d’Italia conferiscano la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto, facendo rientrare questo evento nella simbologia che appartiene alla nostra identità nazionale;
Per tanto Binetti scrive: “Si chiede di conferire la cittadinanza onoraria del Comune di Ruvo di Puglia al MILITE IGNOTO, Medaglia d’Oro al Valor Militare, quale esempio di sacrificio della propria vita per il bene, l’onore e la vittoria dell’Italia e punto di riferimento per rafforzare, ed in parte anche ricostruire i tratti fondanti e caratterizzanti della nostra comunità nazionale”.