BE BOARD CHE PECCATO, I RIGORI LA ELIMINANO
La squadra di mister Piacenza saluta la Coppa ai calci di rigore. Squadra ruvese che non riesce ad esaltarsi nell’uno contro uno finale. Lacrime amare, ma applausi per i ruvesi.
Ancora una volta di rimonta, ancora una volta ai tiri di rigore. Il Città di Massa imita il Real San Giuseppe continuando l’avventura che porta direttamente alla coccarda tricolore, al termine di un’altra autentica battaglia agonistica. Il Città di Massa ha un miglior approccio al match: Linero Garrote all’inizio è croce e delizia-delizia dei suoi: crea sempre superiorità numerica, sbaglia un 2vs1 che avrebbe potuto sbloccare il risultato, porta in vantaggio i toscani di Garzelli con una conclusione dalla distanza. La replica del Ruvo è affidata a Miguel, ci pensa il solito Ciliberti (già autore del primo gol con l’Italpol) a siglare l’1-1 da posizione defilata. Amoruso ci prova con un potente tiro da fuori area, imitato dall’altra parte del campo da Quintin Mayoral, il palo stoppa la massima gioia per Miguel senza che il Ruvo trovi la zampata vincente in mischia. Parità all’intervallo. Il Ruvo ricomincia di gran carriera e solo una superba chiusura di Zoppi nega il vantaggio ai pugliesi. Peccato che sia proprio Zoppi, poco dopo, a deviare nella propria porta un tiraccio di Garcia Rubio. Il Città di Massa è indomito, una caratteristica già ammirata nei quarti con il Cln Cus Molise. Ci pensa proprio Perciavalle, castigatore dei padroni di casa molisani, a rimettere tutto in discussione. Intanto Miguel continua a prendere pali, il Città di Massa termina anzitempo i bonus falli, senza che gli azugrana ne approfittino. La seconda semi termina ai tiri rigori: il Città di Massa segna sia con Linero Garrote che con Bandinelli, il Ruvo (con il possente Pellicani in porta) non ne azzecca nemmeno uno. Il numero 10 dei toscani, ammonito, salterà la finalissima per squalifica.