BASKET, TECNOSWITCH A TESTA ALTA
I momenti successivi a una sconfitta del genere si vivono nello spogliatoio, dove rimane il piacere di guardarsi negli occhi capire che il massimo è stato dato e fatto. Stagione ricca di controversie, ma alla fine l’esito sarebbe potuto essere differente.
Tecnoswitch fermata a Ceglie due volte, prima in un tempo supplementare, poi a pochi secondi dalla conclusioni. Leoni che si sono battuti come società e pubblico chiedevano. Storia di una stagione che sarebbe potuta essere trionfale e che per poco non l0 è stata. Certo il percorso sarebbe stato lungo e ricco di insidie, ma le carte per continuare a sperare di poter capovolgere gli scenari erano custodite nel mazzo del cartiere Gatta.
Nella settimana messapica, Ruvo dimostra che avrebbe meritato qualcosina in più, ma alla fine del ballo, conta solo il risultato finale. Per cui applausi per i vincitori e per i vinti.
Ruvo di Puglia è tornata ad abbracciare un progetto cestistico. Se n’è innamorata sul finire di stagione, quando il mordente agonistico da play-off ha fatto tornare nella testa di tutti i fausti di un tempo.
Adesso è il momento del bilancio, di rivivere gli istanti di una stagione appena terminata. Tante controversie hanno più volte interrotto il processo di crescita del progetto Talos-Nmc, prima l’infortunio di Kymantas, poi il saluto di Preite e Grimaldi, poi l’approdo di Van Zijverden e l’esplosione degli under. Dai Mascoli e Palacio sono arrivati i minuti determinati in alcune gare, dall’entusiasmo dei giovani la carica per provare ad andare in mare aperto.
Menzione speciale a Gianluca Serino, MVP di stagione, uomo carismatico e umile, capace di trascinare il gruppo in ogni circostanza. Attorno a lui Mazzilli, fedele guardiano dei ferri bianco-azzurro, responsabilizzato dalla carica di Capitano. Ad Aldo Gatta il ruolo di chiocca e di collante per il gruppo, a Sabeckis quello di faro del porto ruvese.
Eccellente l’apporto di Pezzarossa nei play-off, così come quello del “tulipano bianco-azzurro” sotto le plance. Il continuo sudore versato a due fronti da Zlatkov e Carnicella ha fatto il resto. Elogio allo staff bianco-azzurro dal tecnico Gatta al suo assistente De Nicolo, con i fidi Luca Mangiatordi, preparatore atletico, e Sabino Schittulli, fisioterapista, a dar vita un progetto avviato e che proseguirà secondo un volere unanime: quello di dare continuità alla pallacanestro ruvese, attraverso anche il superamento di divisioni che ne frenano la crescita.
Alla dirigenza e alla società, sempre compatta accanto alla squadra, il compito di godersi gli applausi finali e di progettare il prossimo campionato.
E’ finita la stagione, ma, come sempre, si sente già voglia di basket.