AVARIA PER UN TRENO DI FERROTRAMVIARIA, IL RACCONTO DI UNA PASSEGGERA
La pioggia, il vento e l’allerta “arancione” è ben presto scattata per i treni della Ferrotramviaria.
Passeggeri arrabbiati per i ritardi, mentre altri hanno visto trasformarsi il proprio viaggio in un incubo per un guasto tecnico, come i pendolari del treno delle 15.55.
Per oltre tre ore rinchiusi in carrozza con vagoni spenti e servizi igienici bloccati per i pendolari in direzione Barletta, con fermata in aeroporto.
Per molti l’incubo di perdere l’aereo si è materializzato con tanta rabbia che è montata tra gli utenti.
Il treno diretto a Barletta doveva partire alle 15:55: “Dopo una ventina di minuti, quindi per le 16:20, – racconta una passeggera – si ferma tra la stazione di Fesca (presumibilmente) ed Europa. Hanno detto che mancavano circa 400 metri per Europa quando invece abbiamo camminato quasi 1km sopra mattonelle instabili nella galleria in cui eravamo fermi. Abbiamo aspettato nel treno, tra l’altro quello più vecchio, circa due ore, al buio, senza finestrini aperti, senza poter scendere, con evidenti bisogni fisiologici e persone che iniziavano a stare male. Dopo un po’ hanno cercato di chiamare un altro treno per trainarci nella stazione più vicina ma quando anche questo tentativo è fallito, ci hanno aperto le porte e ci hanno fatto camminare in galleria fino ad Europa dove abbiamo trovato dei bus sostituiti”.
I passeggeri di Ruvo sono giunti in stazione alle 19.20.
“Stufi! la prossima volta andrà in aeroporto in macchina. E’ un’indecenza sistematica”, tuona un passeggero.
A catena, gli altri treni hanno accumulato ritardo.
“Ci scusiamo con i viaggiatori per disagi odierni dovuti ad un guasto tecnico. I viaggiatori potranno richiedere il rimborso del biglietto, nelle modalità previste dalla carta dei servizi, inviando una richiesta all’ufficio relazioni con la clientela (info@ferrovienordbarese.it)”, scrive Ferrotramviaria a conclusione di un’altra giornata horror per i trasporti pubblici.
(@foto Antonio Marinelli Facebook)