Attacchi in Spagna: card. Bassetti (Cei), “sono drammi che colpiscono il cuore di una nazione, di un continente e di tutto il mondo”
“Sono in un profondo sgomento dinanzi a questo dramma. Amo far mie le parole del Santo Padre: immenso dolore e vicinanza a tutte le vittime, particolarmente quelle italiane, e ai feriti, vicinanza alle famiglie che sono state colpite, anche perché questi sono dei drammi che colpiscono il cuore di una nazione, ma anche il cuore di un continente e di tutto il mondo”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, in un approfondimento sugli attacchi in Spagna su Radio Uno. C’è “sconcerto di fronte ad atti di terrorismo così bieco, che non possono trovare alcuna motivazione, tantomeno religiosa”. Rispondendo a una domanda il porporato ha evidenziato: “Tutti insieme, pur con profondo turbamento, continuiamo con tutto il nostro impegno a lavorare per una cultura della convivenza e della pace e per costruire, nonostante tutto, la civiltà dell’amore. In fondo, è quello che desidera tutta la gente”.
Per vincere la paura, ha sottolineato il presidente della Cei, “bisogna far capire con chiarezza che chi compie questi efferati attentati ha proprio lo scopo di paralizzarci tutti con la paura: allora, bisogna reagire alla paura continuando a vivere, continuando i nostri giusti comportamenti di tutti i giorni, nella speranza che poi questo terrorismo possa essere affrontato con mezzi più efficaci, più giusti, perché in fondo siamo di fronte a delle situazioni anche del tutto imprevedibili”. Ma, ha aggiunto il cardinale, “io vorrei sottolineare che chi compie questi atti lo fa per seminare paura e la paura è la paralisi e quando arriva la paralisi in una società tutto può succedere. Allora, bisogna reagire per continuare a costruire quegli ideali di convivenza, di pace, di civiltà dell’amore nella quale noi crediamo e in cui crede ogni uomo di buona volontà”.
Per vincere la paura, ha sottolineato il presidente della Cei, “bisogna far capire con chiarezza che chi compie questi efferati attentati ha proprio lo scopo di paralizzarci tutti con la paura: allora, bisogna reagire alla paura continuando a vivere, continuando i nostri giusti comportamenti di tutti i giorni, nella speranza che poi questo terrorismo possa essere affrontato con mezzi più efficaci, più giusti, perché in fondo siamo di fronte a delle situazioni anche del tutto imprevedibili”. Ma, ha aggiunto il cardinale, “io vorrei sottolineare che chi compie questi atti lo fa per seminare paura e la paura è la paralisi e quando arriva la paralisi in una società tutto può succedere. Allora, bisogna reagire per continuare a costruire quegli ideali di convivenza, di pace, di civiltà dell’amore nella quale noi crediamo e in cui crede ogni uomo di buona volontà”.
Luce e Vita on line agosto 2017