ASSE LITUANIA-OLANDA: SI VA A GARA-3
Tecnoswitch con la faccia cattiva e decisa a prolungare la serie. L’asse portante è quello di gara-1, se vogliamo quello che decise l’ultima gara di stagione regolare: collega la Lituania all’Olanda parlando il linguaggio del basket. Pazienza è la dote che coach Gatta chiede a suoi e il primo quarto è perfetto. Interpretazione della gara che porta ad allungare sul +8, 20-12 al 7’. La gara di Gatta è condizionata dai falli, quella di Serino parte dalla panca per lasciare il posto alla sostanza di Mazzilli. Sabeckis inventa, Van Zjiverden segna (23-17 al 10’).
La serie è molto equilibrata: se Ceglie soffre i centimetri dei lunghi ruvesi, viceversa è la fisicità dei messapici a togliere lucidità ai bianco-azzurri. Risultato? Ruvo rimontata, malgrado un Pezzarossa grande stile e allungo messapico con i canestri di Dusels e Greco che fanno temere il peggio (28-35 al 17’). Il 12-0 ospite lascia pietrificati i tifosi ruvesi, un time-out del tecnico coratino ribalta la storia e si va all’intervallo su un ritrovato equilibrio 36-38 al 20’.
Sabeckis-Palacio è la mossa obbligata di coach Gatta che vanta dell’uomo in più, “Pazienza” che diventa “Santa” quando Van Zijverden riceve palloni come fosse acqua rinfrescante per tulipani bianco-azzurri. Ceglie resta aggrappata ai ruvesi sino al 28’, momento in cui la spallata diventa decisiva e l’uomo biondo in cabina di regia decide di tracciare il solco (61-52 al 30’).
Nell’ultimo periodo le energie messapiche vengono contenute, con la Tecnoswitch che amministra, diverte, ipoteca la gara grazie alla vitalità di Pezzarossa e alla sostanza di Serino. Applausi per i bianco-azzurri che adesso con la faccia cattiva si sposteranno a Ceglie: si fa sul serio.