ARRIVA LA QUINTA IN FILA PER LA TECNOSWITCH
Sembrava l’urlo di Munch a voler riprendere una canzone molto in voga negli ultimi giorni. Mentalmente era così: diversi giocatori avevano il morale sotto le suole delle scarpe, chiusi nei loro pensieri pessimistici. Cinque vittorie dopo sono tutti intenti a ritrarre i girasoli di Van Gogh. Tinte solari, “giallo” e “ciano” che si mescolano tra loro per schiarire i colori e cancellare il “nero”. E sulla scena spunta in maniera definitiva “Lo Zar” Kekovic. Freddo, cinico, spietato, forse è sul suo volto che si nota la trasformazione della squadra ruvese. “Lo Zar” interpreta il ruolo a meraviglia e non disdegna la grande disponibilità a mettersi al servizio dei compagni. Per consentire a Simon di restare tanti minuti in campo, per far sì che i rintocchi dell’orologio composto da Basile e Ciribeni sia perfetto. Ruvo vince la quinta in fila e mostra un sorriso di chi è felice di aver fatto tanti chilometri per poi ritirarsi con un raccolto abbondante. Gara non semplice: Catanzaro ha cercato in tutte le maniere di restare aggrappata ai ruvesi. Aggressività, tanta pressione con coach Tunno a giocarsi fino in fondo le sue chance. Il tecnico campano dirimpettaio, invece, ha sorriso per l’inizio esaltante e molto positivo, per poi urlare in alcuni frangenti per richiamare l’attenzione e invitare tutti a non abbassare l’attenzione. Missione compiuta: Ruvo cancella persino il record negativo che la vedeva sconfitta in casa dove ora viaggia col 50%, due vinte e due perse.
Biancoazzurri che impressionano quando mostrano la pazienza di far girare la palla alla ricerca del compagno libero. O quando pressano per poi sfruttare il vantaggio in attacco. Massima responsabilità a tutti, tante regole e grande entusiasmo. In un pala privo di tifosi, il viaggio a distanza impone di restare concentrati sempre e di continuare a disegnare “girasoli” il più a lungo possibile.