APPELLO AL VOTO – PAPARELLA ATTACCA DE PALO E SPRONA I SUOI: "STIAMO OPERANDO IL SORPASSO"
“Sono venuto a piedi e non in bici, perchè in dieci anni di amministrazione di centro-sinistra, la pista ciclabile è lunga 5mt e si interrompe nel bel mezzo dell’estramurale”. Comincia così il lungo appello al voto di Antonello Paparella che, nell’ultima ora a sua disposizione, per poter parlare in pubblico in questa campagna elettorale, alterna contenuti a battute pungenti contro il suo competitor.
Dopo una breve introduzione di Michele Pellicani, segretario cittadino pro-tempore di “Conservatori e Riformisti”, Paparella presenta l’eventuale squadra di consiglieri comunali in caso di sua elezione. Sono le maglie azzurre con la scritta “Paparella Sindaco” a colorare una piazza ricca di convertiti degli ultimi istanti. La sua arringa è un provare a dimostrare con i fatti la validità del suo progetto. Gli attacchi più pesanti li riserva a Ninni Chieco e Pasquale De Palo, mai nominati per nome e cognome ma identificati, l’uno con l’appellativo di “commissario liquidatore del PD” e l’altro di “Schettino”.
Il vantaggio di parlare per ultimo, così come stabilito dall’urna elettorale, gli ha consentito di ascoltare l’evolversi dell’appello al voto della coalizione avversaria. De Palo è la sua vittima prescelta iniziale: gli dà dello “Schettino” capace di abbandonare la nave, dell’incoerente per aver tradito la promessa di allontanarsi dalla scena politica locale, di aver “accontentato” solo associazioni vicine alla sua corrente politica. Poi il suo bersaglio preferito torna a essere Ninni Chieco che avrebbe voluto sfidare sul palco nell’ultima serata senza moderatore. Lo attacca velatamente sul piano personale e lo condanna di non aver fatto conoscere, a suo dire, il suo progetto politico.
Sul piano dei contenuti spiega la validità della scelta del professor Todisco che, in caso di sua elezione, sarà un eccellente espressione di competenza, di possibilità per Ruvo di Puglia di avere un punto di riferimento nella cultura, per incentivare il turismo, nel rapporto con le scuole, l’humus per questa città. Promette di effettuare uno screening dello stato attuale di Palazzo Avitaja nei primi quindici giorni del suo mandato e di pubblicarlo. Traccia la descrizione dello stato attuale in cui versa la città, dalla zona industriale al centro antico.
Accoglie “i convertiti” dell’ultim’ora cercando di coinvolgergli nel suo progetto sottolineando che non butterà a mare nessuno e che in caso di elezione si crescerà i baffi, da portare almeno per un mese. Apre a tutte le forze che non saranno rappresentate in consiglio comunale, alle quali promette di garantire loro di poter rappresentare la loro voce in alcuni specifiche commissioni.
La conclusione è riservata a Mariatiziana Rutigliani, le cui parole, pronunciate a Pasquale Chieco in occasione del confronto del 28 maggio organizzato da ruvesi.it, riecheggiano in una Piazza Dante gremita.
Poi i ringraziamenti finali e l’in bocca al lupo al suo avversario: “Che vinca il migliore, anche se a volte a vincere non sono mai i migliori”.