Religione

Appassiònàti alla vita. Accoglienza dei Giovanissimi di AC a Molfetta

Qual é la prima cosa che viene in mente quando si sente parlare di passione? Una fiamma che arde? Un cuore che batte? Un abbraccio stretto stretto?

Ad ogni modo quando si parla di passione é inevitabile pensare a qualcosa che trasmetta energia, che invogli alla vita.
È anche altrettanto vero che al giorno d’oggi, quando si parla di passione é facile pensare anche al suo opposto, ovvero alla noia, alla pigrizia, al non voler “ardere” che in particolare sembra aver contagiato gran parte dei nostri fratelli giovanissimi, ma anche giovani e meno giovani.
Proprio la passione é stata il tema principale del modulo formativo nazionale per vicepresidenti giovani e segretari MSAC diocesani svoltosi a Roma agli inizi di novembre. Qui, oltre a ripercorrere le tappe di quella “passione cattolica” che ha contraddistinto l’AC nei suoi “primi” 150 anni di vita, é stato dato modo ad ogni partecipante di riflettere sul vero significato di “passione”, guidati da un curioso acrostico coniato dall’assistente generale dell’associazione: Mons. Gualtiero Sigismondi. Un acrostico composto solo da verbi perché “la passione é sempre movimento”.
Procediamo dunque con ordine. La prima lettera che troviamo é la “P”, come “progettare”. Chi ha una forte passione é sempre proiettato a pensare qualcosa di nuovo, ma anche a cercare di avere ben chiaro cosa vuole e quali sono i propri progetti futuri.
La seconda lettera invece é una “A” come “aspirare, senza confondere le ambizioni con le aspirazioni. Quando uno aspira immette aria all’interno della propria anima, si rimbocca le maniche; quando invece uno ambisce, molte volte sospira per il mancato raggiungimento dei propri obiettivi.
Andando avanti ci troviamo davanti alla “doppia S” di “sognare” e “sperare”. Sì, perché la passione porta a fare sogni belli, quei sogni che fungono da ponte tra il pensare ed il fare, un po’ come Giuseppe che solo dopo aver sognato fa ciò che il Signore gli aveva detto. E sempre la passione genera speranza, che alla fine é un modo di vivere la vita. Nemica acerrima della speranza é l’ansia che paralizza, soffoca anche la più forte delle passioni, se non gestita al meglio.
Continuando si arriva alla “I” di “innovare”. Chi ha passione non ha né nostalgie né tantomeno utopie ma solo profezie. Sa guardare anche cose vecchie con uno sguardo nuovo.
Ed é proprio lo sguardo che ci porta alla “O” di “osservare”. Lo sguardo é il primo punto di incontro con una persona. La passione per qualcuno o per qualcosa non nasce subito nel cuore ma innanzitutto negli occhi che sono così il grembo della passione. Servono a cogliere la bellezza delle cose ed é proprio attraverso lo sguardo che di solito si misurano la passione e la vitalità di ciascun essere umano.
Penultima lettera é la “N” di “nuotare”. Il nuoto é uno sport che permette di sperimentare al tempo stesso fatica e libertà. Ed é proprio così che vive una persona che ama la vita, come ha affermato Papa Francesco: “se si vive amando anche la fatica trasuda bellezza!”.
Chiude la parola e l’acrostico la lettera “E” di “entusiasmare”. Un giovane che ha passione é un giovane entusiasta, uno che contagia. Non é uno che tira a campare ma é uno che cammina nelle difficoltà con serenità e grinta.
Il giovane appassionato é quindi colui che osa, che non si appiattisce e che non ha paura di perdere, di sbagliare, perché é proprio dagli errori che si impara. Dunque chi non osa non impara. Il giovanissimo appassionato é colui che ha i piedi “belli” e sempre in movimento, mossi dal suo continuo sognare; il giovanissimo appassionato non vive la giornata desiderando di ritornare quanto prima ad indossare le proprie pantofole. Chi vive così difficilmente sogna e tantomeno si appassiona.
Cosa fare quindi per riaccendere la passione che é in ciascuno di noi?
Come Settore Giovani diocesano di AC proponiamo anche quest’anno la “Festa dell’Accoglienza”. Una festa pensata per accogliere tutti quei giovanissimi che, iniziate ormai le scuole superiori, decidono di gravitare ancora intorno alle parrocchie e non solo. È una festa pensata per accogliere tutti quegli adolescenti quattordicenni che subentrano ufficialmente nel settore giovani dell’associazione.
Tema della festa sarà proprio la “passione”, da qui il titolo: “Appassiònàti alla vita”. Questo titolo ha in sé un doppio accento per lasciar modo a chiunque lo legga di dargli la sua personale interpretazione. Che sia un “Appassionàti alla vita” come un dato di fatto, o un “Appassiònati alla vita” come un invito caloroso, funziona lo stesso!
Vi aspettiamo quindi domenica 26 novembre, a partire dall 8:30 presso piazza Municipio a Molfetta, per vivere insieme questa bella festa alla scoperta degli ingredienti tipici della passione, il tutto con un ospite d’eccezione davvero di spicco.

Martino Binetti – Vicepresidente diocesano del Settore Giovani di Azione Cattolica

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