Cultura

APERTURA DI UN VARCO SULLA PARETE ESTERNA DEL MUSEO JATTA? LA VICENDA IN CONSIGLIO COMUNALE

E’ un patrimonio della nostra città e da ruvesi, occorre rimboccarsi le maniche e difenderlo a spada tratta. Il Museo Archeologico Nazionale “Jatta” è uno dei punti di riferimento di Ruvo di Puglia, la cui profondità storica ha radici inconfondibili e apprezzate a livello internazionale.

La vicenda ruota attorno all’installazione di un ponteggio esterno a Palazzo Jatta che presuppone alcuni lavori da effettuare. L’allarme è scattato immediatamente con la volontà da parte di tutti di evitare l’attuazione di scempi a questo tesoro archeologico. I ben informati parlano di una volontà effettiva di aprire un varco provvisorio sulla facciata esterna di Palazzo Jatta, per consentire l’accesso all’interno di alcuni locali non ancora ristrutturati. Il tutto sarebbe stato poi ripristinato successivamente, al termine degli stessi. Tutto può tornare alla normalità dopo un intervento su un palazzo di rilevanza storica?

La vicenda è finita in Consiglio Comunale, con il capogruppo di Forza Italia, Mariatiziana Rutigliani che, nel corso dei preliminari della seduta di giovedì 15 giugno, nella sua esposizione ha chiesto lumi all’amministrazione: “E’ un bene troppo prezioso per vederselo deturpare. Sappiamo che c’è la volontà di creare un varco sulla parte prospiciente di Palazzo Jatta che dà su Piazza Bovio. Il tutto nascerebbe dall’errore di aver ristrutturato la prima stanza senza prima provvedere a quelle successive e comunicanti che ora risultano inaccessibili dall’interno. E’ opportuno che l’amministrazione comunale vigili, data l’importanza dell’immobile. E soprattutto ci dicono che le misure dei bagni per i diversamente abili non consentirebbe l’accesso agli stessi con la carrozzella“.

Giù le mani da Palazzo Jatta” racconta un estimatore dello stesso ai nostri microfoni. “La cosa grave – prosegue – è che la Sovrintendenza starebbe pensando di autorizzare uno scempio del genere. Ma non dovrebbe tutelare i nostri patrimoni?“.

Dagli scritti posseduti a Palazzo e risalenti all’epoca della costruzione è espressa la chiara volontà di non creare altri varchi oltre al portone di accesso, per motivi di sicurezza atteso il contenuto del palazzo.

Questo aspetto è tutt’ora da verificare. E’ certo, però, che la Sovrintendenza ha comunicato all’ufficio tecnico l’imminente inizio di lavori la cui tipologia non è stata specificata. Da qui l’inizio di approfondite analisi da parte del Comune, con i tecnici recatisi di persona per verificare quanto stava accadendo.

Tutto rientrato? Sono in tanti ad augurarselo.

 

 

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