ANTONIO AMENDUNI, ECCELLENZA MUSICALE INTERNAZIONALE: LA SUA ARTE CARTOLINA RUVESE NEL MONDO
Ruvo di Puglia, lungo il corso della storia, ha donato al nostro Paese diverse eccellenze in campi disparati. Non è da meno il contributo alla cultura e, in particolare, a quella nobile forma d’arte che è la musica.
Tra i musicisti ruvesi più importanti siamo da molti anni onorati di poter citare il flautista Antonio Amenduni, uno degli interpreti più riconosciuti del panorama della musica colta internazionale.
Il nostro concittadino muove i suoi primi passi musicali presso la Scuola di Musica Comunale di Ruvo con il maestro Basilio Giandonato, che lo prepara all’esame di ammissione presso il Conservatorio di Musica “Niccolò Piccinni” di Bari. Un esame che si rivela già un appuntamento con il destino, visto che tra i membri che compongono la commissione c’è nientemeno che Nino Rota.
Comincia così una carriera densa di successi che, indirettamente, ha veicolato Ruvo di Puglia in tutto il mondo, soprattutto grazie al forte orgoglio e legame che Antonio Amenduni nutre con la propria Città di origine.
Amenduni, sin da giovanissimo, è stato primo flauto nell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma e nell’Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala di Milano. Da concertista solista si è esibito presso le sale e i teatri più prestigiosi del pianeta come Carnegie Hall-Perlman Hall e Weill Recital Hall, ONU-Palazzo delle Nazioni Unite, Merkin Concert Hall-Lincoln Center, in New York, Auditorium Parco della Musica-Sala Petrassi di Roma, Teatro Regio di Parma, Teatro Dal Verme e Sala Verdi di Milano, Mozart Hall di Seoul, Concert Hall di Pechino, Oriental Arts Center di Shanghai, Teatro Reale e Atheneum Enescu di Bucarest, Ateneo di Madrid, Sala d’Oro del Musikverein di Vienna, Smetana Hall di Praga, Philharmonie Hall di Berlino e Gasteig-Orff Hall di Monaco.
Non è un caso che al nostro concittadino sia dedicata una voce nel prestigioso DEUMM dell’enciclopedia UTET.
Il maestro Amenduni si è parimenti fatto apprezzare per le grandi doti organizzative e le notevoli competenze artistiche che, nel corso degli anni, lo hanno portato a ricoprire incarichi di grande responsabilità a livello intercontinentale. Dopo aver lavorato diversi anni come Segretario Artistico alla Direzione dell’“Associazione Amici della Musica Fedele Fenaroli” di Lanciano, nel 2006 ne diviene Direttore di Produzione Musicale. Nel 2007 è Direttore Artistico dei Corsi di Perfezionamento Orchestrale presso l’Accademia Musicale Pescarese-Orchestra Sinfonica di Pescara e, successivamente, assume lo stesso incarico presso l’Orchestra Internazionale Giovanile. Dal 2008 è Direttore Artistico dell’“Associazione Abruzzese Amici della Musica”, mentre dal 2009 diviene direttore organizzativo del “China Tour dell’Italian Philharmonic Orchestra” e Direttore Artistico del “Columbus Festival di New York”. In quegli anni assume anche la qualità di Consulente Artistico dell’agenzia “Beijing Victory Culture Development e Project Manager della Berliner Symphoniker Orchestra”. Ed ancora, nel 2010 ricopre l’incarico di delegato italiano della “LuKaiDa Cultural Agency di Pechino” e, a partire dal 2020, a tutt’oggi, riveste il ruolo di Direttore Artistico della “Beijing Film Orchestra”.
Ed è proprio con quest’ultima Istituzione che il maestro Amenduni ha avuto modo di organizzare diversi e importanti progetti artistici. Tra questi, spuntano sicuramente le due tournée organizzate in Cina con la Compagnia “Balletto di Roma” che hanno permesso di portare in scena un capolavoro culturale come “Giulietta e Romeo” di Fabrizio Monteverde, oltre al progetto “Le memorie di Maria Callas” con la straordinaria partecipazione dell’attrice Monica Bellucci. A questi si aggiungono il “Galà di danza” con étoile del Teatro San Carlo di Napoli e il “Gala Ballet” con l’esibizione del ballerino di fama internazionale Roberto Bolle, in scena con dieci étoile più famosi al mondo, provenienti da teatri come Bolshoi, San Pietroburgo, Parigi, Londra, ecc. Per l’emittente televisiva di Stato CCTV ha ospitato la cantante francese Hélène Segara celebre per la sua incisione storica con Andrea Bocelli di “Vivo per Lei”. Ed ancora, sempre in Cina Il maestro Amenduni si è occupato dell’organizzazione, presso il prestigiosissimo National Center Performing Arts (NCPA) di Beijing e il Grand Theater di Shanghai, di diversi spettacoli prodotti dalla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.
Altresì numerosi progetti cinesi esportati in Italia come “Turandot” di Giacomo Puccini in scena al Taormina Festival, produzione del “China National Opera House” di Beijing, la “Chengdu Symphony Orchestra” ospite in vari festival italiani.
E’ chiaro il grande legame che lega il nostro concittadino al suddetto paese asiatico, così come dimostrano le diverse tournée nel Continente asiatico, di circa quindici concerti ciascuna, dallo stesso programmate ininterrottamente dal 2007 con l’“Italian Philharmonic Orchestra”, compagine orchestrale formata da 70 musicista, costituita e fondata proprio dal musicista ruvese.
Una carriera ricca di obiettivi che il maestro Amenduni, tanto nella sua qualità di musicista che in quella di direttore artistico-organizzativo, ha sempre raggiunto con prestigio, non dimenticando mai la sua terra natia e, anzi, veicolandone il nome nei diversi continenti e sui palcoscenici più celebri.
Congratulazioni caro Maestro, augurandoci che le sue doti organizzative possano essere impiegate anche nella nostra comunità!
(foto @Biagio Stragapede)