Antonella, le odalische e “U’ Menacidde”
Nella “Galleria degli artigiani”, in Piazzetta Fiume, c’è un angolo dedicato ai colori e alle figure del pittore ruvese Domenico Cantatore: è l’angolo di “IN…Cantatore d’arte – viaggio creativo tra i colori e i personaggi dell’artista”, progetto della giovane artigiana Antonella Sigrisi per “Apriti Ruvo!”.
Di Terlizzi, Antonella ama Domenico Cantatore, colui che ha celebrato Ruvo di Puglia nelle opulente odalische e nei contadini arsi dal sole e “plasmati” dalla terra. Ma adora anche la città: «Per un periodo della mia vita – confida – mi sono lasciata adottare da questa bella cittadina, dalla sua arte, musica, archeologia e tradizioni».
«Non appena ho visto le opere di Cantatore in Pinacoteca Comunale, me ne sono innamorata, conquistata dalle sue campiture di colore, vibranti e accese, e dai suoi soggetti. Poi ho mi sono posta questa domanda: “Perché non fare uscire l’opera del Maestro dalla Pinacoteca, diffondendone la conoscenza in modo innovativo, soprattutto tra i più giovani? E ho pensato di farlo trasformando i colori delle sue opere e i suoi personaggi in oggetti di uso quotidiano come accessori d’abbigliamento – le odalische sono diventate spille intagliate e dipinte a mano -; in oggetti anche un po’ desueti quali album fotografici, quaderni e bigliettini di invito e auguri, cuciti a mano».
Oggetti di gusto che potrebbero essere venduti, quali souvenir di gusto e non assecondanti la logica di un “turismo di plastica”, anche nel reparto shop della Pinacoteca accanto ai cataloghi.
Antonella organizza anche laboratori,aperti a tutti, in cui ci si avvicina a Cantatore anche realizzando manufatti ispirati alla sua opera come le sagome rivestite di tessuti.
Antonella realizza anche oggetti d’arredo per interni, mini pigotte e altri oggetti delicati con materiali semplici e da riciclo, in carta, tessuti e stoffe ricavate da indumenti dismessi e rigenerati. Sollecita il ritorno anche alla biblioteca, alla lettura.
«Il mio sogno è quello di far realizzare ai bambini una miniguida della Pinacoteca Comunale narrata, in uno stile vivace e semplice, da una figura del folclore ruvese, “U’ Menacidde”. Spero che possa realizzarsi questo progetto. Voglio che la Bellezza dell’arte possa diffondersi in questa nuova modalità, dove la didattica, lo studio e la manualità si coniugano alla leggerezza».