Cultura

Anteprima mondiale del duo Minafra-Cherkàzova: è standing ovation

Tre bis hanno concluso, ieri sera,  il concerto “Tastiere a confronto” del duo Livio Minafra ed Eugenia Cherkàzova al Pianofestival “Wanda Landowska”.

La platea della Sala Conferenze della Pinacoteca Comunale ruvese ha espresso così l’entusiasmo e il gradimento per il repertorio proposto, in anteprima mondiale, da Minafra, autore di quasi tutti i componimenti, che ha giocato, come è nel suo stile, con  gli ottantotto tasti del pianoforte e dalla brillante fisarmonicista ucraina Eugenia Cherkàzova, ospite lo scorso anno al Festival Clavicembalistico  “Wanda Landowska” con Svetlana Shabaltina nel concerto “From Piazza to Piazzolla”.

«Un concerto scoppiettante» ha preannunciato la Maestra Margherita Porfido, direttrice artistica del Festival giunto alla settima edizione. E tale è stato. Un viaggio tra Italia e l’Est Europa brillante e colto, che ha attraversato anche secoli. Dopo “Boomerang” di Livio Minafra, le note del pianoforte e della fisarmonica si sono intrecciate delicatamente in “Zefiro”, dello stesso autore. Alla “Fantasia balcanica” in solo di Chercàzova, segue la “Tarantella di Ruvo” di Minafra, tramandata per via orale al nonno di Livio Minafra e nella quale la sua collega ritrova influenze elleniche – «a confermare l’influenza della Grecia e della Magna Grecia nelle nostre tradizioni» spiega Minafra jr.

Il tempo zoppo di “Bulgaria” eseguito in solo da Minafra vede il piccolo palco della Sala Conferenze animato, improvvisamente dai bimbi che danzano seguendo il proprio ritmo, giocano con i piccoli strumenti musicali e con il pianoforte adornato, per la verità, sin dall’inizio del concerto con una bambolina.

Come è nello stile “Minafra”, la “Tarantella di Rossini” – «un pesarese che compone una musica del Sud Italia» – e la “Tarantella di Kircher” sono contaminate dallo stile del giovane polistrumentista il quale, a proposito del secondo componimento, fa un piccolo excursus dotto sulla figura di Athanasius Kircher, gesuita e filosofo tedesco del XVII secolo, che scrisse la Musurgia Universalis, opera enciclopedica dedicata alla musica e nel  IX libro descrisse, fantasiosamente, i misteriosi effetti  terapeutici della musica che sarebbe stata efficace contro il morso della tarantola e contro la peste.

Un delicato omaggio al grande fisarmonicista pugliese Peppino Principe, scomparso due giorni fa, con “Lacrime Stelle” di Minafra e poi la “Danza Tartara”, un componimento dedicato ai Tartari, alla cui etnia appartengono alcuni allievi di Chercàzova.

Il concerto, giocoso, colto, universale nelle sue contaminazioni e quindi includente perché racchiude lo spirito di tutti i popoli, sarà riproposto questa sera, alle 18.30, presso la Sala Verde del Comune di Corato nell’ambito della stagione concertistica organizzata dall’Associazione Euterpe quale evento collaterale dell’omonimo Concorso Internazionale di Musica.

Il Pianofestival, a Ruvo di Puglia, prosegue in Pinacoteca, alle 19.00, con il “Trio Phoné” – Corrado Roselli (violino), Anila Roshi (violoncello), Roberta Ubaldo (pianoforte) – in un concerto, da salotto ottocentesco, dedicato a Fanny e Felix Mendelssohn.

 

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