ANGELO TEDONE RIPERCORRE LA VITA DI MIMMO MASTRORILLI, EX SINDACO DI RUVO
Angelo Tedone ripercorre la vita di Mimmo Mastrorilli, ex sindaco di Ruvo di Puglia e scomparso ieri all’età di 88 anni.
Nato il 19 aprile 1933, docente di italiano in vari istituti e poi preside della scuola media Carducci di Ruvo. Iscritto al partito comunista italiano dal 1972 proveniente dal PSIUP (Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria), la sua politica fu improntata maggiormente sulla questione morale, sul senso di equità e rettitudine indicando e privilegiando anche in qualità di sindaco eletto a seguito delle elezioni del 20 giugno 1976, le esigenze più urgenti della città in contrapposizione all’improvvisazione, alla superficialità e dilettantismo che avevano caratterizzato le precedenti amministrazioni. Il suo slogan ripetuto nei vari articoli scritti su “Nuova Democrazia”, periodico a cura del PCI, del quale ricopriva la carica di direttore politico affiancato dal direttore responsabile, mirava ad un’attenta riflessione sulle esigenze del paese con l’obiettivo di sollevarlo dall’emarginazione e soprattutto sulla moralizzazione della vita pubblica.
“Sarà mio impegno prioritario quello di operare con tutto il rigore morale necessario a far finire la pratica del sotto governo, della discriminazione dei cittadini riconoscendo a pieno tutti i diritti dei cittadini”.
Anche nelle elezioni del 1981 fu il più suffragato tra tutti i candidati ruvesi a dimostrazione dell’impegno profuso nei cinque anni di sindaco. Nonostante fu optata una diversa composizione della giunta comunale, il prof. Mastrorilli, anche dai banchi dell’opposizione, indicava interventi fattivi e adeguati ai tempi nei vari settori della vita pubblica.
Un uomo schivo da esibizionismi, da sempre attento maggiormente ai problemi turistico-culturali della città evidenziati attraverso il periodico “La Sveglia”, da lui fondato, con articoli critici ma soprattutto propositivi per una maggiore valorizzazione dei beni culturali e soprattutto del territorio.
C’è da ricordare che nel novembre 1980 a causa del terremoto che colpì l’Irpinia e la Basilicata, il suo primo pensiero fu rivolto al paese di Ruvo del Monte, quasi del tutto raso al suolo, organizzando subito una raccolta di viveri e del materiale necessario per la sopravvivenza di quei “ruvesi” donando al Comune, tra l’altro, anche una Jeep molto utile in quell’occasione.
Dai ricordi del direttore responsabile de “La Chiazze”, periodico del PCI.
Ho passato anni a sentire mio padre, deceduto ultranovantenne, “raccontare le avventure” di mio zio Graziano e Minguccio Mastrorilli (come lo chiamava lui), che su una bicicletta scalcagnata (uno guidava ed uno sulla canna), partivano, ragazzini, prima dell’alba per andare alla Torre del Monte a raccogliere olive nelle tenute Jatta. Altra generazione, altra serietà, altro senso civico.
“Improvvisazione, superficialità e dilettantismo”…mi si consenta, non erano stati affatto effigi della precedente amministrazione. Al solito, l’essere umano è portato per sua natura a dimenticare il bene ricevuto. Studiare, informarsi, prima di parlare… Per il resto, nulla quaestio riguardo la grandezza d’animo del prof. Mastrorilli, che personalmente ricordo con profondo affetto.