Attualità

Angelo Mazzone: “Ho conquistato i milanesi rivelando le loro bellezze nascoste!”

Si sarà sentito come Eugène de Rastignac, il giovane e ambizioso eroe della Comédie Humaine quando, dal poggio più alto di Parigi, esclama alla città “E ora a noi due!”.
Scriviamo di  Angelo Mazzone, nato a Ruvo di Puglia, ma milanese nel cuore, nella mente e nello spirito, che è giunto nella “città da bere”, coi suoi ritmi frenetici, il “Pirellone”, i monumentali palazzi, il Duomo e ha deciso che lui non si sarebbe fatto intimidire dall’algida Signora.

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Angelo Mazzone a Palazzo Bagatti-Valsecchi, Milano

Angelo entra nel mondo dell’alta moda, ma poiché si sente più portato per le pubbliche relazioni,  non appena si presenta l’occasione, trasforma la sua passione per l’arte e la storia in un lavoro.  Lascia il suo lavoro a contratto indeterminato e decide di rischiare e investire tutto in  “Milano Segreta”, un’idea innovativa e vincente.

 “Milano Segreta” è  una pagina Facebook che conta più di 70mila fan e svela ai milanesi e non solo le meraviglie nascoste, i luoghi storici di questa città come, per esempio, Palazzo Bagatti-Valsecchi, o i Giardini della Guastalla, Villa Reale a Palestro, o la Chiesa di Santa Maria presso San Satiro dove Bramante ha realizzato l’abside attraverso una falsa prospettiva che rende la profondità, o Corso Ticinese dove, su un palazzo, è apposta un’ epigrafe nello stesso punto in cui sorgeva la celeberrima Colonna Infame. In collaborazione con un’agenzia, Mazzone organizza tour con guide professioniste per scoprire una Milano inedita e affascinante.

Angelo è la prova che l’inventiva, il coraggio, l’intelligenza e la caparbietà premiano sempre.

Ma lascio la parola a lui, al suo racconto, molto intenso e interessante.

Angelo, come è nata “Milano Segreta”?

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Panorama di Milano da Torre Velasca

Oh,  è nata dopo varie diatribe con un mio carissimo amico di Torino. Non faceva altro che dire la classica frase che dicono tutti “A Milano non c’è niente, solo il Duomo e la nebbia”…
Così, per gioco, ho iniziato a documentarmi, a fare ricerche e ho creato “Milano Segreta”, dove postavo di volta in volta i luoghi storici da me visitati. Il mio amico ha dovuto ricredersi e, con lui, tutti coloro che ignoravano quanta bellezza nasconda questa città.
Questa paginetta Facebook nata per gioco, da condividere con amici, si è trasformata con il tempo nella pagina che oggi, in città, è diventata un’ istituzione. Le persone erano meravigliate da tutto ciò che postavo, luoghi che neanche gli stessi milanesi hanno mai visto o visitato.
Milano è una città molto strana. I luoghi storici e belli sono spesso nascosti dietro palazzi, cortili, o chiese che, all’esterno, sono assolutamente anonimi ed invece, appena varchi la soglia, rimani sconvolto dalla bellezza.
Le altre città italiane, secondo me, ostentano  il proprio splendore ma Milano no. Milano, è una signora “bon ton” ed è proprio questa la cosa che trovo straordinaria e che mi ha fatto innamorare di lei.

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Angelo Mazzone con Patty Pravo

Cosa fa di “Milano Segreta” un’idea vincente?

Il fatto che non sia una qualsiasi altra pagina su Milano, come tantissime altre. Molte di esse, seppur altrettanto meravigliose, risultano noiose, fredde, le classiche pagine turistiche che dopo un po’ risultano “mosce”, come si dice a Ruvo di Puglia (a proposito parlo ancora il dialetto non appena sono con qualche amico pugliese; mi ha sempre divertito!).
Poi  in “Milano Segreta” metto la mia personalità, esprimo le mie opinioni, i miei pensieri, faccio recensioni su tutto ciò che è “meneghino”.
E’ l’occhio di un meridionale sulla Capitale Ideale dell’Italia; è un punto di vista insolito che affascina le persone. 
Spesso i ragazzi del Sud che vivono qui non fanno altro che lamentarsi sul fatto che gli manca il mare, la buona cucina, ecc. ecc. Ma anche a Milano, come in tutta Italia, si mangia da Dio. Poi, per quanto riguarda il mare, basta farsi un paio d’ore di macchina e si arriva a Genova o verso le Cinque Terre, luoghi stupendi. E anche il lago è il luogo ideale per trascorrere le vacanze: appena fuori Milano ci sono cosi tanti paesaggi lacustri mozzafiato…
Guardi, io amo la Puglia solo per passarci le vacanze al mare e soprattutto perché la mia famiglia vive lì; per il resto, son sincero, non mi manca affatto.

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Giardini di Villa Reale a Milano

Collabori con un’agenzia turistica. Come funzionano i Tour di “Milano Segreta”?

Solitamente i miei tour si svolgono di sabato o di domenica, quando le persone son più libere per poter parteciparvi: perché l’arte e la bellezza devono essere fruite da più persone possibili. In genere la partenza è attorno alle ore 14.00-15.00. Si stabilisce l’appuntamento, di solito sempre vicino a una fermata della Metropolitana, poi, arrivati sul posto si paga la quota stabilita in precedenza tenendo conto del biglietto di ingresso a palazzi, musei. Infine si “parte”. Cerchiamo di visitare sempre luoghi abbastanza vicini fra loro, anche per agevolare le persone di una certa età che vogliono scoprire, conoscere la loro “Milano”. I tour in determinati luoghi si rinnovano per consentire a tutti, specie ai nuovi fan della pagina, di visitarli. Andiamo a scoprire chiese che sono autentici capolavori,  cripte, necropoli sotterranee, palazzi settecenteschi, case-museo, musei, piazze, giardini segreti, ville nobiliari, parchi, dimore storiche appartenute ai grandi del passato (la casa di Alessandro Manzoni, ndr). C’è davvero cosi tanto da vedere: non dimentichiamo che Milano è stata la Capitale dell’ Impero Romano d’Occidente, cosa che tanti addirittura non sanno. Pensi, al Duomo non ho mai ancora organizzato una visita guidata proprio perché è troppo scontato, anche se ovviamente, girare nel Duomo con una guida professionista, è tutta un’ altra cosa.
E per i tour mi affido a due guide, al signor Massimo e alla signora Donatella, che alla grande professionalità coniugano spigliatezza e brio, non risultando saccenti e noiosi.
E poi c’è Marcella, il mio braccio destro, che ha sempre creduto in me e mi ha incoraggiato in questo progetto. A lei affido  tutta la parte burocratica.

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Salone di Palazzo Morando, Milano, Sede del Museo della Moda

Mi narri dei suoi inizi “meneghini”.
Il mio primo approccio con Milano non è stato dei migliori. Il frastuono, il trovare casa ad un prezzo che non fosse proibitivo, imparare a muoversi con le linee metropolitane sempre in continua espansione, le code nei pubblici uffici, doversi spostare almeno un’ ora prima per arrivare ad un qualsiasi appuntamento o a lavoro a causa delle distanze… Ci è voluto un bel po’, ma poi ho imparato tutto. Non è stato semplice, anzi sconsiglio vivamente a chiunque di venire a Milano credendo che sia la “città dei sogni”. Sotto certi aspetti lo è, ma è dura!  Milano è un grumo di lava incandescente, una città molto attiva, ti mette continuamente alla prova, ti dà tanto ma ti toglie anche tanto. Chi non ha i nervi saldi, non regge!
Ho tanti amici che, dopo un periodo, sono scappati via da qui proprio perché non ce l’hanno fatta a sopravvivere a questa giungla. Hanno dichiarato “Milano è brutta”, ma, secondo me, è la classica scusa di chi non è riuscito a realizzarsi, a trovare il suo posto nella società!
Non voglio essere presuntuoso, ma chi ci vive può capire cosa intendo: se non vali, Milano ti mangia in un solo boccone. Ho imparato ad amarla conil tempo, a girarla completamente tutta e me ne sono follementeinnamorato! La mia casa è questa. E’ come se da sempre fossi qui ed invece ci vivo “solo” da undici anni.

E’ mai tornato a Ruvo di Puglia?

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Angelo Mazzone con Nina Moric, la sua migliore amica

Ci torno solo per venire a trovare la mia famiglia che mi manca tantissimo. Ma io ci sono per loro come loro  per me ci sono sempre stati e ci saranno sempre.  Ma non mi manca affatto la mia terra perché  non ho mai avuto un bel rapporto con il mio paese e di questo mi dispiace. Ho ricordi terrificanti legati alla mia adolescenza.
L’ho trascorsa a Ruvo di Puglia e ricordo solo molta tristezza.
Sono gay e il fatto di non aver mai avuto problemi a dichiararlo ha causato dolore a me e ai miei cari, per  tutta la cattiveria riversata da molta gente. Io sono sempre stato forte ma  molti ragazzi gay non hanno le forze per reagire: penso a quel ragazzo di Bari che si è ucciso in quanto non accettato dai genitori ed era stanco delle continue vessazioni, vessazioni che io stesso ho subito a Ruvo di Puglia.  Vorrei dire alle famiglie di stare accanto ai loro figli, di essere felici per loro cosi come lo sono sempre stati i miei genitori: la “diversità” è un valore aggiunto!

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Un tour di “Milano Segreta” nella Chiesa di San Maurizio al Monastero


Ho sempre perdonato chi mi ha insultato, ma non perdonerò mai chi ha fatto soffrire all’epoca i miei genitori.
Ecco perché non ho legami con il mio paese. I ricordi dolorosi spesso fan male. E per cosa poi? Solo perché sono omosessuale? Tanti nomi illustri nella storia sono stati dichiaratamente omosessuali, da Alessandro Magno a Michelangelo a Leonardo da Vinci. Ma sembra che nei paesi di provincia del Sud, e non solo, sia ancora radicata l’ignoranza, la cattiveria. E, mi spiace dirlo, solo Dio sa quantoavrei voluto essere attaccato alla mia terra oggi!

Le poche volte che è tornato, come l’ha trovata?
Sempre la stessa.  Ho assistito, via social, alla diatriba delle panchine in piazza Castello,recentemente riqualificata. Non posso dare un giudizio estetico, perché dovrei vederla, ma ritengo che bisogna aprirsi al nuovo. In paese, non appena arriva qualcosa di “innovativo”, sembra che tutti ne siano spaventati.

Un’ultima domanda: quali sono i tuoi prossimi progetti?

Ho in mente di collaborare con diverse aziende, promuovere e divulgare quanta più bellezza possibile. Durante il Salone del Mobile (dal 12 al 17 aprile 2016, ndr) ho avuto l’onore di esser stato contattato dalla Fiat, per aiutarla a creare un evento itinerante in città. Quindi credo  che in questo progetto investirò tutte le mie energie. Darò il massimo: come sempre.

E noi ti auguriamo, Angelo, di continuare a perseguire e realizzare i tuoi sogni, che fai mentre sorseggi un aperitivo al Ceresio7, che adori tanto, o ammiri lo skyline luminoso di Milano da uno dei grattacieli che intimidiscono quasi tutti ma non te.

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