ANCHE CHIECO TRA I FIRMATARI DELLA LETTERA DEI SINDACI A DRAGHI
Un invito forte e chiaro a continuare il suo percorso. E’ l’intento della lettera dei sindaci inviata a Draghi alle prese con una delicatissima crisi politica.
Tra i firmatari anche il sindaco Chieco: “All’elenco dei tanti sindaci che in queste ore stanno chiedendo al Governo di andare avanti aggiungo anche il mio nome. Andare avanti è necessario perché la congiuntura è particolarmente delicata, perché in Europa c’è una guerra drammatica le cui conseguenze riguardano tutti noi, perché la crisi economica che stiamo attraversando, con l’inflazione mai vista così da 40 anni, ha bisogno di un’azione di governo quotidiana e tempestiva, perché con i fondi del PNRR stiamo facendo un lavoro importante per aggiornare il Paese che sarebbe assurdo rallentare e perché a mio giudizio le condizioni che hanno richiesto questo sforzo di unità nazionale sono se possibile ancora più valide di quando il Governo Draghi ha iniziato il suo percorso”.
“La politica è l’arte della mediazione – prosegue – e mi pare di capire che in questa situazione tutti abbiano una quota, grande o piccola, di ragione. Certo, come sempre c’è qualcuno che, invece di contribuire a risolvere i problemi soffia sul fuoco.
Credo invece che sia importante che tutte le personalità coinvolte mettano in primo piano gli interessi generali a cominciare da quelli di tutela e di sostegno delle persone che vivono del proprio lavoro e di quelle più fragili ed esposte agli effetti negativi della crisi. È uno dei momenti nella storia del nostro paese e dell’Europa unita in cui chi ha l’onore e l’onere di amministrare la cosa pubblica deve mostrarsi all’altezza dei propri compiti”.
“Sarò – conclude il sindaco – come sempre al lavoro dietro la mia scrivania e per le strade della mia città. Dal punto di vista di un sindaco l’interruzione prematura dell’azione di governo è davvero incomprensibile: i problemi quotidiani delle famiglie, del mondo del lavoro e delle imprese sono lì dietro la porta e richiedono attenzione e impegno da parte di tutte le istituzioni.
E allora, per il bene comune, andiamo avanti”.