Amministrazione e Cittadini per Piazza Matteotti in Piazza Matteotti
L’amministrazione comunale, nelle persone del sindaco di Ruvo di Puglia, Vito Nicola Ottobrini e dell’Assessore all’Urbanistica e Lavori Pubblici Caterina Montaruli, ha accettato un primo confronto con la cittadinanza con l’intento di rispondere a dubbi, perplessità e curiosità in merito alla riqualificazione di Piazza Matteotti così come prevista dal progetto presentato e approvato dalla giunta comunale.
L’incontro si è svolto in una modalità improntata al dialogo con un vivace scambio di opinioni tra coloro che supportano le scelte ed il modus operandi dell’amministrazione comunale e coloro che, invece, desiderano e reclamano a gran voce scelte partecipate sulla scia dei più alti valori della democrazia.
L’amministrazione ha ribadito la conformità del progetto ai criteri tecnici, normativi ed estetici e la genuinità delle caratteristiche dell’appalto. “Partecipazione vi è stata!” ha affermato il sindaco, con riferimento ai due incontri di presentazione del progetto, l’uno presso il Palazzo Caputi e l’altro presso l’istituto scolastico “Giovanni XXIII”. Il ritardo nell’indizione del referendum è stato giustificato da una anomalia dello Statuto cui il Consiglio Comunale ha già posto rimedio nella seduta del 23 aprile.
Gli esponenti e i simpatizzanti del Comitato Piazza Castello, supportati dal portavoce dott. Mario Albrizio, hanno lamentato la mancanza di una effettiva partecipazione così come una vera democrazia, invece, vorrebbe. Nell’ottica della valorizzazione del territorio e della riscoperta della storia di Ruvo, non solo quella più antica risalente alla ben nota Via Traiana ma anche di quella che i ruvesi chiamano affettuosamente “la nostra rotonda”, il Comitato ha messo in evidenza delle criticità relative al rispetto della normativa vigente, alla tempistica di esecuzione dei lavori di riqualificazione, alla non conformità delle imprese edili locali rispetto ai requisiti dell’appalto previsto e pubblicato ed alle lacune tecniche che, a loro parere, il progetto indiscutibilmente presenta. Ancor più, lamentano il ritardo nell’esecuzione della procedura referendaria, richiesta dal Comitato nelle forme e nella modalità dalla legge prescritte ma di cui ancora non si conoscono tempi e date.
A prender la parola anche il comitato a favore della riqualificazione Piazza Castello che ha esposto una netta propensione verso il progresso e l’ammodernamento delle piazze e dei luoghi di primario interesse cittadino, sull’esempio delle città limitrofe.
A fine serata, con le idee un po’ più chiare e gli animi un po’ meno sereni, due le contrastanti certezze: il referendum sarà indetto e i lavori di riqualificazione saranno eseguiti entro il novembre 2015.
Si spera, in quest’ordine.
Martedì 05 maggio 2015, dalle ore 20.00, ruvesi.it trasmetterà in diretta streaming un botta e risposta su domande concordate tra il sindaco di Ruvo di Puglia, Vito Nicola Ottombrini, e il portavoce del Comitato Piazza Castello, dott. Mario Albrizio.
Seguite con noi gli sviluppi e restate connessi!
Grazie dell’articolo e della posizione equilibrata.
Ma tra il milione di cose che avremmo da puntualizzare, consentitecene brevemente almeno tre:
1. il dibattito era molto disequilibrato; noi non eravamo neanche stati invitati; avevamo 3 minuti soltanto: gli interlocutori nessun limite; nonostante questo è stato un grande successo, per noi, come tutti in Piazza hanno visto e vissuto;
2. partecipazione significa (per LEGGE) coinvolgimento in TUTTI gli stadi della progettazione, NON semplicemente “presentare” il ciambotto finito: quella semmai è presa in giro, offesa della dignità dei Cittadini;
3. è evidente che loro il referendum NON lo vogliono fare e troveranno un pretesto per bocciarlo, in Commissione o in Consiglio. Insomma sputare di nuovo su 1.000 firme VERE, documentate e protocollate, a differenza delle firme fantasma di altri sedicenti comitatini ossequiosi e slinguanti.
Ma l’errore madornale che hanno fatto è emanare il bando dei lavori PRIMA che la Procedura referendaria fosse terminata in un modo o nell’altro.
Il che non solo è illecito e antidemocratico, ma offensivo e sprezzante nei confronti dei Cittadini. Ne risponderanno.
Infine consentiteci di sottolineare che sulla Procedura referendaria, lato Comune, non ci sono solo “ritardi” (magari!) ma vere e proprie, e ripetute, Omissioni in atti di ufficio. Ovvero, REATI.
Ora speriamo la questione sia un po’ più chiara.
Grazie per l’ospitalità. A martedì, sempre che qualcuno non abbia qualche ripensamento…
Cosi dovrebbero affrontarsi la vita politica di un paese
Il popolo(=datore di lavoro) chiede all’amministrazione (= dipendenti ) un tornaconto
Non è possibile ricevere dai propri dipendenti una risposta del genere: ” i lavori si faranno e il referendum si farà quando…..”
Che succederà se il progetto andrà avanti e successivamente si farà un referendum che non approva quel progetto?
Ma siamo su scherzi a parte?