AMMINISTRATIVE 2016 – LIA CALDAROLA: "LA CANDIDATURA? NON RIENTRA NEI MIEI PROGETTI FUTURI"
Nel silenzio più totale il Partito Democratico sembra aver trovato la quadratura del cerchio.
Un ciclone sta per piombare su Palazzo Avitaja e smantellare le certezze che in molti credevano di avere in vista delle amministrative del 2016.
I novantadue avvisi di garanzia stanno per trasformarsi in rinvii a giudizio e a quel punto in molti dovranno fare passi indietro in vista di un voto politico quanto mai decisivo per le sorti della nostra città.
Un fardello complicato da gestire tra vita amministrativa e vita politica: per questo in molti rinunceranno alla candidatura a sindaco. E questa riflessione ha portato Francesco Summo ad abbandonare l’idea di guidare il PD e i propri alleati nelle prossime amministrative.
Dopo tanto dialogare anche Vito Ottombrini, sindaco uscente, ha deciso di fare un passo indietro e mettersi a disposizione del partito.
A questo punto lo scenario in casa PD sembra essere quasi definito. L’idea è quella di non rinunciare alle primarie, quale strumento democratico per decidere il candidato sindaco.
Il partito sembrava avesse ottenuto la disponibilità a candidarsi da parte di Lia Caldarola che ha l’esperienza e il carisma per provare a mettere a posto le cose. Ma la stessa ha smentito categoricamente tale ipotesi: “Il Pd non mi ha mai chiesto alcuna disponibilità, né formalmente né informalmente. E’ evidente, pertanto, che mai avrebbe potuto ottenerla. In ogni caso, un’eventualità del genere non è affatto nei miei progetti. Non desidero in alcun modo essere oggetto di “giochi” cui da tempo sono totalmente estranea e che appaiono volti esclusivamente ad invelenire ulteriormente il clima in un momento assai delicato per la città”.
Nella rosa dei nomi anche quello di Pina Picciarelli, segretario del Partito Democratico ruvese dal 2012: ha tenuto botta in un momento storico molto delicato per il partito, isolandolo dalle correnti esterne e riuscendo nell’impresa di trovare la quadra in vista della amministrative. Come dire che nei momenti di difficoltà è giusto che scendano in campo i veterani.
Non è da escludere, anche se le sue percentuali sono al ribasso, il nome di Pasquale “Ninni” Chieco, ruvese d’origine, trasferitosi a Bari per la professione universitaria, molto stimato a livello regionale e potrebbe rinunciare ai suoi incarichi per concentrarsi sui problemi di Palazzo Avitaja e per ora non ha sciolto tutte le riserve. Porterebbe professionalità e competenze in una città come Ruvo molto ambiziosa.
Appena il PD scioglierà definitivamente la riserva capiremo le sorti di Lillino Raffaele, ovvero se il suo percorso individuale proseguirà o confluirà nelle primarie che a quel punto rappresenterebbero il volere della coalizione.
Questa sera, alle 18.00, Vito Cantatore si presenta alla città, presso la sala Conferenze della Pinacoteca d’Arte Contemporanea “Domenico Cantatore”. “Legalità, trasparenza, partecipazione e onestà” sono le caratteristiche sulle quali verterà la sua campagna elettorale.
“Uniti per Ruvo” ha il suo nuovo portavoce, si tratta del prof. Biagio Pellegrini, ex preside del Liceo Scientifico “O. Tedone”. Il “Movimento Schittulli” ha voluto subito precisare i suoi intenti, chiarendo a caratteri cubitali che “non sono antiPaparella”. Il chiarimento era obbligatorio soprattutto perché tutto può ancora accadere nel centro-destra e allora meglio non chiudersi nessuna porta.
Questi disagi “Fratelli d’Italia” sembra non averli: Vito Ippedico è criticato apertamente dai suoi ex seguaci che gli rinfacciano la mancata coerenza politica che ora lo vedono al fianco di diversi esponenti apertamente criticati in passato. Ma l’avvocato procede a testa bassa in questo progetto e non fa riserva della stima che nutre nei confronti di Maria Tiziana Rutigliani e la ritiene il candidato giusto della coalizione. Ma è chiaro che serve il pieno consenso di tutti i membri di “Uniti per Ruvo” per presentare tale candidatura. Del resto l’opposizione forte ai “Paparella” da parte di Vito Ippedico non la scopriamo di certo in questi giorni.
L’idea della trasversalità non è andata per niente giù, invece, a due/tre schieramenti del centro-destra: NCD, Idea e Fiamma Tricolore. Del resto, lo scorso 14 novembre un documento d’intesa era stato firmato tra gli esponenti di questi partiti assieme al Movimento Schittulli e a Scelta Civica, ma il voler includere in questa coalizione anche “Ruvo in Movimento”, ha fatto cambiar rotta.
NCD, Idea e Fiamma Tricolore restano alla finestra, in attesa di sviluppi che nel centro-destra di certo non si faranno attendere con i vertici che non vogliono presentare una coalizione divisa.
Antonello Paparella, intanto, procede nella composizione delle liste, nella scelta di professionisti per dare peso e qualità alla coalizione, e continua a non escludere l’idea delle primarie.
Attende sviluppi anche Saverio Fatone che, fin qui, non si è espresso su questo scenario che si è delineato. Impensabile vederlo alleato dell’attuale centro-destra, probabile che faccia una scelta personale indipendente, anche se il dialogo con il PD non si è interrotto.
Ma attenzione: sulla scena sta per irrompere il Movimento Cinque Stelle che sta promuovendo tantissime iniziative a livello locale e che sicuramente si riserverà un proprio spazio.