ALL’OMBRA DEL FUNGO CARDONCELLO RUVO RITROVA VITALITA’
Aria, gente, chiasso, code chilometriche, negozi stracolmi di visitatori, accenti che si mescolano. All’ombra del Fungo Cardoncello succedono cose realmente meravigliose con una ricaduta economica che è ossigeno per tutti coloro i quali hanno una partita iva e sanno cosa sono le scadenze di fine mese. In un momento molto delicato nazionale e non solo ruvese. Chi vive di un certo tipo di associazionismo, invece, dal punto di vista contabile, al massimo conosce la scadenza della bolletta della luce e allora può uscirsene con narrazioni che, ormai, non fanno più breccia nel cuore della maggior parte dei ruvesi.
Prendere atto, una volta di più che Ruvo è legata alle sue tipicità e che vorrebbe che i soldi pubblici fossero investiti in dieci, cento iniziative come questa. Perchè sono l’unico attrattore economico con una ricaduta tangibile sul territorio. Le altre sono utili, ma di contorno. I numeri dei camperisti giunti a Ruvo ed eguagliati solo durante la Settimana Santa, i tanti visitatori che hanno preso d’assalto le aree parcheggio, la miriade di visitatori che ha gremito le visite guidate ai nostri punti di riferimento culturali sono la prova di un grande successo targato Pro Loco.
La squadra collaudata, l’entusiasmo dei volontari, dei soci tutti che lavorano per il bene della comunità e della collettività.
All’ombra del Fungo Cardoncello, certo, perchè le condizioni climatiche hanno complicato la vita ai produttori di funghi, mettendo ai margini il Cardoncello, affiancato da caciocavallo impiccato e altre prelibatezze.
Importante lo scambio culturale avvenuto con la Pro Loco di Gressan, tutto nato dalla sinergia tra Rocco Lauciello e Monia Rutigliani, ruvesi on the road, che hanno realizzato un grande sogno, quello dell’accoglienza, dello scambio, delle sinergie.
Oggi si replica con uno sguardo rivolto verso il cielo, sperando che non piova.
