All’ITET “Tannoia” l’alternanza scuola-lavoro si fa project work
Non solo stage e training on the job. All’ITET Tannoia di Corato e Ruvo di Puglia l’alternanza scuola-lavoro, a partire già da quest’anno scolastico, si articolerà in un progetto ampio e innovativo, presentato, nell’Aula Magna dell’Istituto ruvese, ai genitori degli studenti delle classi terze. Ad illustrare le fasi e le novità del percorso, la professoressa Giacoma Stasi, le docenti funzioni strumentali dell’Asl, Francesca de Ruvo e Maria Pia Bonaduce, e i tutor scolastici, Emilia Papapicco, Gilma Murolo e Salvatore Berardi. Un progetto che, a partire dall’entrata in vigore della legge 107 nel 2015, la cosiddetta “buona scuola”, è diventato unitario e obbligatorio. Alla base, la sinergica collaborazione tra scuola, azienda o ente pubblico per permettere agli studenti di acquisire, oltre alle conoscenze di base, le competenze necessarie a inserirsi nel mercato del lavoro, alternando le ore di studio e di formazione in aula a ore di stage, per garantire esperienza “sul campo” e superare il gap “formativo” tra mondo del lavoro e mondo accademico: uno scollamento che spesso caratterizza il sistema italiano. Proprio per uscire da questo impasse, la Dirigente Scolastica dell’ITET Tannoia, Nunzia Tarantini, ha promosso una formula che punta ad aprire il mondo della scuola sempre di più e meglio al mondo esterno, per consegnare pari dignità alla formazione scolastica e all’esperienza professionale. “Dall’analisi dei punti di forza e delle criticità emersi nelle precedenti esperienze di alternanza, ha sottolineato la Dirigente, abbiamo messo a punto un percorso diverso e ambizioso, in cui le 400 ore di attività previste nell’arco del triennio per gli istituti tecnici, saranno ottimizzate e impiegate proficuamente, a vantaggio della formazione dei nostri studenti. L’alternanza scuola-lavoro non va vista come tempo sottratto alla didattica ma come un’occasione straordinaria di orientamento dei giovani, perché un capitale umano soddisfatto delle proprie scelte avrà maggiori occasioni di realizzarsi non solo a livello formativo ma anche professionale, e diventare una risorsa per il Paese. Ecco perché è importante fare valutazioni consapevoli già durante gli studi secondari. Anche il direttore di Alma Diploma, Renato Salsone, ha messo in rilievo la necessità di una vera politica di ‘educazione alla scelta’. Oggi più che mai è necessario per le scuole dotarsi di strumenti efficaci per perseguire questo obiettivo in modo sistematico”. Di qui la scelta di dedicare una parte delle 400 ore, a corsi sulla sicurezza e per il conseguimento delle certificazioni informatiche e in lingua inglese di livello B1 e B2, ad incontri con esperti in comunicazione, a visite aziendali nel settore locale, regionale e nazionale, e all’orientamento in uscita. Attività che non comporteranno alcun onere per le famiglie, fatta eccezione per i costi legati all’esame per il conseguimento delle certificazioni. E tutti i percorsi formativi e di stage saranno attivati in orario extracurriculare e nei periodi di sospensione dell’attività didattica, per non sottrarre tempo alla formazione in aula.
L’alternanza così concepita, quindi, promuove una collaborazione produttiva tra i diversi ambiti. Se per i giovani rappresenta un’opportunità di crescita e di inserimento futuro nel mercato del lavoro, per le aziende comporta un investimento strategico in capitale umano ma anche dà loro anche la possibilità di accreditarsi come enti formativi. In questa direzione si inscrive anche l’introduzione della modalità dell’Impresa Formativa Simulata, che consente agli studenti di vivere virtualmente un’esperienza imprenditoriale, seguiti nel proprio percorso da un’azienda reale che i ragazzi assumono come modello di riferimento in ogni fase di sviluppo della propria idea. Le competenze acquisite costituiscono credito sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma, sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi, ivi compresa l’eventuale transizione nei percorsi di apprendistato.