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ALLA SCOPERTA DI VANNI LAQUINTANA, MIGLIOR REALIZZATORE DELLO SCORSO CAMPIONATO

Se gli arrivi di coach Valerio CorvinoBenas Bagdonavičius hanno decisamente incontrato l’entusiasmo della piazza ruvese, la firma di Vanni Laquintana con la Tecnoswitch Ruvo non può che far sognare in grande.
Vanni, fratello di quel Tommy lanciato alla ribalta della pallacanestro nazionale proprio da Ruvo nella stagione 2011-12, è un talento decisamente fuori scala per la serie C Gold.
Il suo biglietto da visita, affacciandosi a questa stagione, è costituito dai quasi 26 punti di media totalizzati lo scorso anno con la maglia di Ostuni, un numero eccezionale che gli è valso il titolo di miglior realizzatore della scorsa C Silver.

Il suo dato realizzativo, assolutamente indicativo della sua propensione a essere terminale offensivo principe, deriva soprattutto dalla profondità sterminata del suo arsenale in relazione alle altre guardie che affollano la categoria. L’aspetto che ruba maggiormente l’occhio nel suo gioco è il rilascio della palla: pulitissimo, anche quando il tiro è forzato o fuori equilibrio. Su un rilascio così rapido e tecnicamente ineccepibile, Vanni ha costruito una serie di soluzioni di gioco alle quali è in grado di ricorrere con enorme efficacia. Il miglior realizzatore dello scorso campionato, infatti, abbina alla grande qualità del suo tiro, una solidissima tecnica in palleggio: attraverso un connubio del genere è costantemente in grado di costruirsi un palleggio-arresto-tiro sia dal mid-range che dall’arco dei tre punti. I suoi dati nella scorsa stagione parlano chiaro: malgrado un altissimo volume di tiri presi, Vanni ha segnato con un solidissimo 36% da tre punti (un dato spaventoso se si considera che sfiorava le dieci triple tentate a partita) e con un fantascientifico 56% da due, una cifra spropositata se si pensa che molti dei tiri presi erano contestati o scoccati dal midrange. Se, invece, servito in ritmo, Laquintana è se possibile ancora più pericoloso: dispone di un’ottima rapidità di piedi in uscita dai blocchi e la sua meccanica fluida lo rende una garanzia assoluta se riceve con i piedi a posto sugli scarichi.
Grazie a una simile pericolosità nel gioco perimetrale, Laquintana si è trovato a essere spesso spinto a centro area dalle difese avversarie, e allora ha trovato il modo di risultare molto efficiente anche in penetrazione: grazie al suo fisico molto ben strutturato, il futuro giocatore della tecnoswitch è sempre in grado di assorbire i contatti in penetrazione, attirando comunque i falli della difesa avversaria. Non è raro, dunque, vederlo arrivare fino in fondo, chiudendo numerosi potenziali giochi da tre punti.
Nella scorsa stagione tirava all’incirca 7 tiri liberi a gara, un dato di grande rilevanza,se sommato all’81% abbondante con cui li convertiva: è stato, infatti, il quarto miglior giocatore del campionato nella percentuale ai liberi, terzo tra quelli che ne hanno tirati almeno 100 in stagione.

Questa varietà tecnica lo rende un attaccante di 1 vs 1 pressoché immarcabile in questa categoria: in isolamento può andare costantemente al ferro, sbilanciare il suo diretto avversario punendolo con un jumper o frustrarne la difesa guadagnando numerosi liberi. E se anche la difesa riesce a contenerlo, risulta ormai acclarata la sua bravura nel convertire i circus shots: tiri fuori equilibrio, dall’altissimo coefficiente di difficoltà.

Malgrado la sua attitudine ormai acclarata exploit realizzativi realizzativi -Ruvo ne sa qualcosa, avendo subito ben due prestazioni da almeno 45 punti nelle ultime stagioni- non vanno sottovalutati anche altri aspetti del suo gioco. Laquintana è un passatore piuttosto creativo, capace di punire le attenzioni che la difesa gli riserva con una buona capacità di lettura e attraverso soluzioni anche molto spettacolari. Inoltre, è un buon rimbalzista se parametrato alla media del suo ruolo: soprattutto in attacco, Laquintana ha buoni istinti per seguire il suo tiro e cercare immediatamente di ribadire a canestro.

La sua propensione ad accentrare il gioco potrà portare a un utilizzo di Vanni in versione combo-guard: Laquintana potrà lavorare da guardia nelle situazioni ordinarie e, nelle situazioni speciali, da playmaker. In un contesto in cui Ruvo avrà bisogno delle sue abilità da scorer sin dai primissimi secondi dell’azione, lui potrà immediatamente gestire i possessi ruvesi e punire le difese avversarie gli dedicheranno gran parte delle attenzioni, sfruttando i suoi istinti da passatore per trovare i compagni liberi. Da questo punto di vista, la prospettiva di assistere al suo pick-and-roll con un giocatore che dispone di una grande comprensione degli spazi come Bagdonavičius è decisamente intrigante e spettacolare.

Vanni-per-Benas promette di essere una delle nostre espressioni preferite nella stagione 2018-19.

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