AL VIA IL PROCESSO PER IL DISASTRO FERROVIARIO DEL 12 LUGLIO 2016
Questa mattina, nell’aula bunker del carcere di Trani, si è celebrata la prima udienza dibattimentale riguardante la scontro dei treni avvenuto il 12 luglio 2016 lungo la linea ferroviaria Andria-Corato in cui persero la vita 23 persone e 51 ne rimasero ferite.
La difesa del capostazione di Andria, Vito Piccarreta, cui sono contestati, tra gli altri, i reati di disastro ferroviario, lesioni gravi colpose e omicidio colposo, ha avanzato richiesta di patteggiamento della pena a quattro anni e sei mesi di reclusione.
I Pubblici Ministeri, dott. Marcello Catalano e dott. Alessandro Pesce, hanno ritenuto, tuttavia, che il quantum di pena sopra indicato non fosse congruo alla gravità dei delitti contestati al capostazione. Per tale ragione, la Pubblica Accusa si è opposta alla richiesta di rito alternativo.
Nell’udienza odierna, inoltre, il Tribunale di Trani in composizione Collegiale non ha accolto l’istanza di estromissione presentata, tramite l’Avv. Vincenzo Zaccaro, dalla Regione Puglia, quale responsabile civile. Rigettata anche l’eccezione di nullità dell’atto di citazione presentata dal medesimo difensore che, a suo dire, non chiariva il motivo della citazione stessa. Il collegio, tuttavia, ha ritenuto che sin dal primo decreto di citazione “la Regione era già stata messa in condizioni di interloquire sulla causa e sull’oggetto della chiamata in causa”.
Assodate le questioni preliminari, poi, la prima udienza dibattimentale è proseguita con l’ammissione da parte del Tribunale delle liste testi della Procura, delle difese e dei responsabili civili.
Il processo, in cui sono imputate diciassette persone tra manager, dirigenti e dipendenti della società, un dirigente del Ministero dei Trasporti e due direttori dell’Ustif di Puglia, Basilicata e Calabria, oltre che la società Ferrotramviaria in qualità di persona giuridica, entrerà nel vivo il 2 ottobre, data della prossima udienza.