Religione

Al via il corso di formazione su “L’arte di essere umani”

«Favorire, mediante appositi strumenti educativi, la conoscenza di sé, l’autoconsapevolezza, la libertà nella ricerca della felicità e una rinnovata responsabilità dei cittadini». Questi gli obiettivi dichiarati del corso di formazione che coinvolge circa 200 docenti, di Religione Cattolica e non, di diversi ordini di scuola, provenienti dalle Province di Bari e BAT, che prende il via giovedì 10 ottobre 2019, presso l’IISS “Mons. Antonio Bello” di Molfetta.
Un percorso biennale ideato e promosso dall’Ufficio di Pastorale Scolastica della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, con il patrocinio del Consiglio Regionale della Puglia, del Comune di Molfetta e del Comune di Ruvo di Puglia, e in collaborazione con il SISUS – Società Italiana di Scienze Umane e Sociali, l’IISS “Mons. Antonio Bello” di Molfetta, il Centro CAV “Granello di Senape” di Ruvo di Puglia e il Centro CAF “Chiara Corbella Petrillo” di Ruvo di Puglia.
Tre ore, dalle 16,30 alle 19,30, per sette incontri per ciascun anno, con cadenza mensile da ottobre ad aprile per un totale di 42 ore in cui affrontare svariati aspetti dell’identità, per promuovere l’integrazione delle dimensioni costitutive dell’essere umano, valorizzando l’intreccio del sentire e del pensare e la sinergia tra libertà e affettività.
Inserito nella piattaforma ministeriale “S.O.F.I.A.”, il corso, gratuito, prevede lezioni di antropologia, filosofia, pedagogia e didattica, tenute da docenti universitari.
In apertura del corso, giovedì 10 ottobre, alle ore 16,30 presso l’Istituto “Mons. Bello” di Molfetta, ci saranno i saluti introduttivi da parte dei rappresentanti degli enti proponenti, fra i quali quello di S.E. Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e di don Pasquale Rubini, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale scolastica. Seguirà la prima lezione, a cura del Prof. Fabio Pompeo Mancini, Docente di Pedagogia speciale alla LUMSA di Taranto, sul tema: Riflessioni antropologiche nel postmoderno.

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