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A VENEZIA E MILANO LE QUATTRO OPERE DI LUISELLA CANTATORE NATE DAL SILENZIO

Non sempre le parole servono. Spesso, anche il silenzio sa parlare! E lo fa con delicatezza, in punta di piedi, con il garbo di chi sa insegnare ad aspettare.

È stata questa l’incombente esigenza sentita sulla pelle dall’artista ruvese, Luisella Cantatore. Mettersi in ascolto. Cercare nel silenzio la complicità. Rifugiarsi nel suo abbraccio per trovare quiete al caos emotivo in cui inevitabilmente si incespica camminando nel sentiero della vita.

Da questo momento di profonda introspezione personale, riaffiora prepotente,  dopo una lunga pausa artistica, l’estro induscusso di Luisella, che, come una forza soprannaturale, le spinge il pennello sulla tela a dar voce al suo sentire.

Ecco allora, che quattro dipinti ad olio trovano spazio nel suo nuovo e personalissimo habitat. Si chiamano (non a caso) “Silence” e raccontano con estrema raffinatezza di una donna/artista che ha fatto della bellezza il centro del suo vivere.

Appena diplomata all’Istituto d’Arte di Corato, infatti, Luisella veste la fascia di Miss Puglia Eleganza e arriva alla finale di Miss Italia a Salsomaggiore. La moda, poi, la osanna per oltre un decennio come modella sulle passerelle delle grandi maison. Ritornata nel suo sud, diventa naturopata e poi imprenditrice di un centro dedicato alla bellezza femminile.

Ecco però che, in un momento particolare della vita, inaspettatamente a prendere forma dal suo tratto estemporaneo sono quattro sagome di donne. Corpi perfetti in un mondo imperfetto. Il bianco che profana il nero. Il bene che sconfigge il male. La vita che supera la morte. È la speranza per l’artista che da ogni esperienza, anche quella più dura, se ne può uscire!

Pigmalione delle quattro silhouette dell’artista ruvese è lo storico e critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso, che ha voluto esporre le opere in due spazi espositivi da lui curati. Tre dei quattro dipinti sono, dallo scorso 14 luglio (e fino al 30 agosto), in esposizione a Venezia, alla “International Exhibition of Contemporary Art“, all’interno della Biennale dell’Architettura. La quarta tela, invece, è esposta dal 17 luglio a Milano in via Sant’Orsola in una collettiva dal titolo “La presa della Bastiglia” e potrà essere ammirata fino al 14 settembre prossimo.

Sono davvero entusiasta – racconta Luisella Cantatore – Ero di fronte ad un bivio: l’aver imboccato questo percorso stimolante della mia vita mi appaga. Ho messo momentaneamente in pausa la mia arte imprenditoriale per rimettermi in discussione col mio primo amore, quello inculcatomi sin da piccola da mio padre: la pittura. Questo stile, inaugurato con “Silence” in un frangente delicato della mia esistenza, potrebbe diventare il mio tratto distintivo. Tutto però è in divenire“.

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