A tu per tu con Mister Fabio Di Domenico a salvezza acquisita
Campionato terminato ed è tempo di bilanci per Fabio Di Domenico che ha guidato nell’ultima parte della stagione il San Severo, all’alba della meritata, voluta e conquistata salvezza in serie D che proietta la squadra della capitanata al 5° campionato di fila nella suddetta categoria. Salvezza che ha del miracoloso sportivamente parlando e che ha, come artefice protagonista, il nostro concittadino Fabio Di Domenico, chiamato a stagione in corso, per cercare di porre rimedio a una situazione che stava precipitando. I numeri sono tutti dalla sua parte: dopo aver ereditato una squadra al quint’ultimo posto in piena zona play out, mister Fabio Di Domenico, ha raggiunto un brillante decimo posto sovvertendo tutti i pronostici nefasti che davano per spacciato il san Severo. Lui, come sempre, si schernisce, composto nella sua umiltà ma consapevole del fantastico lavoro svolto- Oggi tra gli addetti ai lavori il nome di mister Di Domenico è quello più gettonato per il prossimo anno.
“E’ stata – racconta il mister – un’impresa fantastica. Sono arrivato a San Severo i primi di febbraio e ho trovato un ambiente demoralizzato per via dei risultati che non arrivavano. Ho trovato terreno fertile nei giocatori, che mi hanno dato piena disponibilità al lavoro, al sacrificio e all’applicazione, componenti che credo indispensabili per poter ottenere risultati. Ci siamo ovattati, bunkerizzati tra campo e spogliatoio, ovattandoci da tutto quello che poteva influenzarci negativamente. I ragazzi sono stati eccezionali nel seguirmi, perche hanno capito che quella che proponevo era la strada da seguire e che tutti avremmo dovuto mettere da parte interessi personali e individualistici consapevoli che c’era un unico obiettivo comune da raggiungere“.
Un ruolino di marcia di tutto rispetto, 12 gare, 5 vittorie, 3 pari e 4 sconfitte tra cui l’ultima a Gravina ininfluente ai fini della classifica.
“Sì – continua Di Domenico – abbiamo avuto un percorso in crescendo, realizzando 24 gol in 12 partite e subendone 17, con una media punti di 1,5 che in prospettiva sono da media playoff. Un brillante percorso che ci ha consentito di festeggiare la salvezza con una giornata di anticipo“.
Qual è stato il momento più difficile?
“Sicuramente l’inizio. Approcciarsi ad una squadra, a dei calciatori a stagione in corso non è mai semplice. Ho avuto la fortuna di trovare ragazzi intelligenti e la capacità di toccare le corde giuste per accrescere autostima all’interno del gruppo e motivare ciascuno di loro a dare il meglio di sè.
Il prossimo anno? Il tuo lavoro non è passato inosservato agli addetti ai lavori e nell’ambiente si accosta già il tuo nome a un paio di squadre.
“E’ prematuro parlarne. Sono contento del lavoro svolto e ringrazio chi mi ha dato l’opportunità per propormi al “mondo dei grandi” dopo tanta gavetta nelle giovanili. Ringrazio il presidente dell’Erba, Dino Marino, il direttore Pierluigi Marino e tutti i dirigenti che hanno seguito la squadra mostrando amore e passione per questi colori. Ringrazio contestualmente il mio amico Maurizio Carlucci, compaesano e vicino alle sorti della squadra, con cui spesso ho avuto l’opportunità di confrontarmi e parlare di calcio. Infine ringrazio la tifoseria che col tempo ha apprezzato il lavoro dei ragazzi e di noi tutti, seguendo la squadra, incitandola senza farle mai mancare il giusto sostegno”.
Il futuro?
“Non ho idea. E’ chiaro che il San Severo sarà la mia prima scelta, sperando di avere la possibilità di alzare l’asticella dei futuri obiettivi”.
Michele Pellicani