A.S.I.P.U. REPLICA AL CONSIGLIERE PAPARELLA: “INGENEROSO CRITICARE L’AZIENDA IN QUESTO MOMENTO STORICO”
Nota dell’Ing. Salvatore Mastrorillo, direttore di ASIPU, che replica a quanto asserito dal consigliere Piero Paparella sulla scarsa protezione sanitaria a disposizione degli operatori ecologici.
Ci informano che sono stati pubblicati su fb post relativi ai “presidi di prevenzione” per gli operatori ecologici di Ruvo di Puglia. Il post riporta la foto di un prototipo che l’Azienda ha realizzato ricorrendo ai materiali disponibili sul mercato e conclude che “i rifiuti possono essere mezzo di diffusione del virus”. Preliminarmente si evidenzia che ASIPU ha posto sempre la massima attenzione alla prevenzione e protezione dei lavoratori. L’affermazione che “i rifiuti possono essere mezzo di diffusione del virus” va confrontata con quanto affermato dall’Istituto Superiore di Sanità: “la trasmissione da coronavirus avviene attraverso contatti stretti in ambienti chiusi tra persona e persona. Si può anche trasmettere per contatto diretto o indiretto con oggetti nelle immediate vicinanze di persone infette (situazioni molto specifiche di interesse ospedaliero)”. In ottemperanza alle direttive e ai protocolli specifici emanati dall’Istituto Superiore di Sanità e da Utilitalia, ASIPU ha promosso in data 6 marzo 2020 la riunione degli organi aziendali (RSU, RSPP, RLSSA – per Ruvo di Puglia, il sig. Cassano Domenico) elaborando un documento aggiuntivo per la valutazione del rischio biologico le cui conclusioni sono le seguenti: non vi è alcun innalzamento del rischio specifico inerente all’attività lavorativa e pertanto non c’è necessità di fornire ulteriori dispositivi rispetto a quelli già forniti dall’Azienda (che non comprendono la fornitura di mascherine per rischio biologico). A seguito di queste conclusioni l’ASIPU ha emanato ben quattro disposizioni specifiche in stretta ottemperanza alle disposizioni emanate da organi sovraordinati inerenti ai comportamenti da tenere, che al momento rappresentano l’aspetto focale della prevenzione da covid-19. Tali aspetti, unitamente alla valutazione del rischio specifico e all’utilizzo dei dispositivi, sono stati oggetto di quesito e confronto con la Direzione SPESAL ASL. Come sempre in passato, tuttavia, ASIPU ha tentato di garantire più elevati livelli di protezione cercando di approvvigionare prodotti conformi alla norma. I tentativi su 5 fornitori (il primo ordine è partito il 26/02/2020) di cui uno extra UE (India) hanno dato esito negativo, per le ragioni note a tutti. A seguire si è proceduto a richiedere la fornitura all’Unità di Crisi della Protezione Civile regionale, ancora senza esito. Appresa in data 20 u.s. la notizia che la Polizia Locale di Corato aveva ottenuto una fornitura minima dalla Protezione Civile, si è provveduto a procurarsi la mascherina riportata in foto che, per amor di patria, si evita di commentare.
Per amor di patria ci sia invece consentito un commento sulla questione. Ci appare ingeneroso in questo eccezionale momento storico criticare il lavoro svolto da tutto lo staff dell’ASIPU che cerca di garantire i migliori livelli di igiene alle città in uno stato di emergenza mai vissuto dalle nostre generazioni. Riteniamo polemiche del genere contrarie allo spirito di unità invocato dal Presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio. Qualche dipendente, che per interessi personali fomenta polemiche e che dovrebbe essere a perfetta conoscenza dell’argomento essendogli state fornite tutte le informazioni, dovrebbe provare una mesta vergogna.
Io dico soltanto che l’asipu dovrebbe controllare quello che avviene sul territorio ruvese. Strade sporche, operatori che passano, vedono e vanno oltre senza pulire a meno che non si trovi nelle vicinanze un cittadino che riprende l’operatore ecologico. E noi paghiamo. Il lavaggio delle strade non avviene mai. E mi fermo qui. Non voglio aggiungere altro. È possibile che per la raccolta serale passa un mezzo da cui scende l’operatore che raccoglie la spazzatura, risale sul mezzo lo sposta più avanti, ridiscende e ricomincia l’operazione. I sindacati del personale cosa dicono di ciò? È tutto conforme alle norme sul lavoro? Attendo notizie.