A Palazzo Spada l'urlo dell'oceano e della vita suonato da 88 tasti
L’oceano urla agli uomini “Banda di cornuti, la vita è una cosa immensa, lo volete capire o no? Immensa!” e un pianista lo ha capito suonando quegli ottantotto tasti, il “finito” da cui è capace di trarre la bellezza dell’Infinito.
Il pianista è Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, già incarnato da Tim Roth nel film di Giuseppe Tornatore, “La leggenda del pianista sull’oceano”, tratto dal monologo teatrale “Novecento” di Alessandro Baricco.
Ieri sera, nell’atrio dalla decadente bellezza di Palazzo Spada, è stata la voce di Giordano Cozzoli, nel reading “88 tasti sull’oceano”, a narrare, nelle vesti del trombettista jazz Tim Tooney, la storia di un uomo che conosce il mondo senza mai essere stato “nel mondo”, senza mai aver percorso strade, aver viaggiato su treni, auto. La sua casa è il piroscafo “Virginian”, il paesaggio che vede sempre l’immensa distesa dell’oceano e i porti, eppure lui conosce il mondo e l’uomo meglio di chiunque altro. Perché il grande dono della musica gli consente di leggere negli occhi e nell’anima di ogni passeggero.
Il reading è stato accompagnato da una splendida colonna sonora affidata alla voce di Floriana Caserio e alla musica di Sergio Langella al pianoforte. I tre artisti sono docenti dell’Associazione Musico – Teatrale “To Play” che ha organizzato il reading, rientrante nel circuito “Musica nei portoni dei palazzi antichi” nell’ambito del cartellone natalizio “Evoluzioni dicembre – gennaio 2016/2017”.