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A novembre consegna PalaVolta. Il sindaco Chieco: «Ai lavori tre operai ruvesi»

«I lavori del PalaVolta vanno spediti: già a novembre potremo riconsegnare ai tanti giovani sportivi che lo frequentano una struttura rimessa a nuovo».

Lo annuncia dalla pagina istituzionale Facebook, Pasquale Chieco, sindaco di Ruvo di Puglia, sottolineando come alla ristrutturazione lavorino tre operai ruvesi selezionati dalla ELEDIL srl di Molfetta, impresa appaltatrice.

Un inserimento lavorativo che è  «il primo frutto concreto» del Protocollo “Trasparenza e legalità sugli appalti”, sottoscritto lo scorso febbraio a Ruvo di Puglia  da Chieco; Gigia Bucci, segretaria generale Cgil Bari; Giuseppe Boccuzzi, segretario generale Cisl Bari e Arturo Minervini della segreteria regionale Uil. Nel Protocollo, infatti, è prevista una clausola da inserire nei contratti di appalto che detta specifiche condizioni per favorire l’inserimento lavorativo di persone iscritte negli elenchi delle categorie svantaggiate del Comune di Ruvo di Puglia.

«Nei criteri di valutazione per l’affidamento dell’appalto comunale – prosegue il primo cittadino – avevamo inserito una particolare premialità per chi avesse accettato questa condizione».

Si tratta di «tre giovani uomini, padri di famiglia, lavoratori dell’edilizia che stavano attraversando un momento di difficoltà. Hanno così trovato un’opportunità, un lavoro vero, con stipendio pieno, contributi veri, un rigo sul curriculum e la disponibilità della ditta – se sapranno farsi valere – a valutare anche altre collaborazioni dopo la fine del cantiere».

Ruvo di Puglia è stato il primo Comune dell’Area Metropolitana – dopo Bari nel 2016 – a firmare un Protocollo che garantisce  legalità, correttezza, trasparenza in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e servizi. Un atto che mira a combattere il dumping contrattuale in edilizia, ossia la pratica di applicare contratti diversi da quello edile comportando una perdita di salario a danno di chi lavora nei cantieri; l’aumento dei rischi perchè manca la previsione della formazione obbligatoria e la perdita dei benefici previdenziali.

Nel Protocollo, inoltre, è prevista l’obbligatorietà in capo alla stazione appaltante – il Comune di Ruvo di Puglia – della clausola sociale da inserire nei cambi di appalto, garantendo, così,  continuità occupazionale dei lavoratori nel loro passaggio alle dipendenze del nuovo operatore.

«So bene quanto sia grave, anche qui da noi, il problema del lavoro – conclude Chieco che esprime gratitudine nei confronti di Francesco Stolfa, assessore alle Politiche Lavorative e al Personale del Comune di Ruvo di Puglia, copromotore di tale importante sottoscrizione – «Un sindaco non ha competenze dirette in questo campo, ma può attivare idee potenti per creare occupazione e sviluppo. Riproporremo questo schema anche per altri appalti e per altre categorie di lavoratori. Perché  la strada da fare è lunga, ma la direzione è quella giusta».

(Foto © pagina Facebook “Pasquale Chieco”)

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