A Gravina trattori contro le “cartelle pazze”
Questa mattina, a partire dalle ore 9,00, gli agricoltori di Coldiretti con i trattori presidieranno la sede del Consorzio di Bonifica Terra d’Apulia a Gravina (Circumvallazione Teresa Orsini), contro l’emissione delle ‘cartelle pazze’. Sarà presentato il ‘Dossier della bonifica che non c’è’ con le foto dei lavori mai realizzati e dei conseguenti danni arrecati alle campagne.
«E’ solo il primo atto della protesta degli agricoltori, perché ogni giorno con i trattori faranno sentire il rombo dei motori nei punti più sensibili – dice il presidente di Coldiretti Bari, Savino Muraglia – sensibilizzando le amministrazioni comunali. Il disastro nelle campagne dopo le ultime piogge è stato documentato dai tecnici a Minervino, Altamura, Spinazzola, Poggiorsini, Gravina, Santeramo ed è pronta la richiesta di risarcimento danni per tutti ngli agricoltori che hanno subito danni alle colture per i terreni allagati per colpa di opere di bonifica mai realizzate, mentre di contro sono chiamati a pagare le cartelle per benefici di cui non c’è neppure l’ombra».
Il dossier è pronto con le foto del disastro agricolo e delle cartelle con pignoramenti, fermi amministrativi, ingiunzioni di pagamento.
Gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica da parte dei Consorzi commissariati sono evidenti sul territorio – incalza Coldiretti Bari – con alberi nei canali di scolo e canneti, tombini nelle aziende agricole ostruiti, sono solo alcuni esempi di quanto sarà dimostrato a Sindaci, Prefetti e alla politica.
Tutta la regione è in mobilitazione, perché – dice Coldiretti – 4 Consorzi di Bonifica Terre d’Apulia, Arneo, Ugento e Li Foggi e Stornara e Tara sono stati gestiti da Commissari per molti anni (alcuni sin dagli anni novanta, altri negli anni 2000) e successivamente da un Commissario unico e oggi si vuol far ricadere sul mondo agricolo l’effetto della gestione commissariale decennale.
«Si mettesse una mano alla coscienza chi intende operare in questa direzione, pur a conoscenza della crisi profonda che sta vivendo il mondo agricolo, schiacciato tra crisi olivicola e agrumicola, Xylella, PSR e chi più ne ha più ne metta”, tuona il presidente Muraglia».