72 POSITIVI, CINQUE PERSONE RICOVERATE. IL SINDACO: “NUMERI PREOCCUPANTI”
“Dai dati in nostro possesso in questo momento a Ruvo di Puglia le persone che risultano positive al coronavirus sono salite a 72, tra queste 5 sono ricoverate, 31 le persone in isolamento fiduciario. Sono numeri preoccupanti. Per questo siamo al lavoro ininterrottamente per contenere ulteriormente le occasioni di contagio”, scrive il sindaco nel bollettino epidemiologico serale.
Preoccupazione in vista della riapertura delle scuole: “Questo pomeriggio ad esempio con l’assessora Monica Filograno, abbiamo fatto una riunione online con i dirigenti delle scuole ruvesi e abbiamo condiviso l’importanza di cogliere nell’ultima ordinanza del presidente Michele Emiliano un’ulteriore opportunità per la salvaguardia della salute di tutta la popolazione scolastica. A questo è servito interrompere almeno per una settimana la scuola in presenza in tutta la regione, nonostante i tanti sacrifici che questo comporta. Così come bene avevamo fatto noi già prima, a chiudere la scuola S.G. Bosco in occasione dei primi contagi, fermando così un cluster pericoloso”.
“Comprendiamo oggi il disorientamento di molti, ma non la delusione e la sfiducia di altri che forse non hanno messo a fuoco gli obiettivi di questa proposta di didattica integrata, che mi sento invece davvero di sostenere per le potenzialità che contiene di abbattere il rischio di contagio. Abbiamo fiducia nel lavoro dei nostri Dirigenti Scolastici e nel buon senso delle famiglie che, anche scegliendo la frequenza da casa, non vorranno certo svilire il valore fondamentale della scuola e della sua azione educativa”, scrive il sindaco.
“Lunedì mattina – conclude Chieco – riprenderemo il lavoro con l’ufficio tecnico comunale per potenziare la connettività internet nelle scuole e cercheremo di concluederlo nel minor tempo possibile. Avevamo adeguato gli edifici, dobbiamo ora concentrarci sulle reti per aiutare le nostre scuole a gestire sempre meglio le attività educative in un tempo così complesso, senza lasciare indietro nessuno, e soprattutto con l’obiettivo di tornare quanto prima alla normalità, cioè tutti e tutte a scuola”.